Svizzera

"Raccolta dei dati insoddisfacente"

Lotta al nuovo coronavirus: l’esperto e membro della task force svizzera Didier Trono critica le autorità sanitarie

  • 8 ottobre 2020, 09:47
  • 22 novembre, 18:24
02:25

RG 07.00 del 08.10.2020: l'intervista a Didier Trono di Antonella Crüzer

RSI Info 08.10.2020, 09:14

  • Keystone
Di: Radiogiornale-Antonella Crüzer/ludoC 

I nuovi contagi giornalieri, in Svizzera, sono in crescita e le prossime settimane saranno probabilmente cruciali per prevenire una nuova ondata di coronavirus in Svizzera. Tra gli esperti c'è però chi lamenta una raccolta dei dati ancora inefficace, che non permette di risalire tempestivamente ai focolai. Il virologo del politecnico di Zurigo Didier Trono è tra questi e ai nostri microfoni spiega: “Non abbiamo le informazioni che vorremmo avere, questo perché la raccolta dei dati nel nostro Paese è più che insoddisfacente”.

Trono spiega che bisognerebbe poter capire subito dove avvengono le infezioni, dove sono i focolai, “ma queste informazioni continuano a mancare. E la situazione si è fatta più complicata da quando l’analisi non è più centralizzata, ma demandata ad ogni ufficio cantonale”.

“Manca un sistema di aggregazione dei dati”

Concretamente, cosa non funziona? “Prendiamo i mille nuovi contagi registrati ieri – ci risponde l’esperto –, se volessi sapere qualcosa in più per capire a colpo d'occhio, con un sistema informatico, se sono connessi l'uno all'altro, non potrei farlo perché non abbiamo un sistema di aggregazione dei dati. Al di là di quanto si fa in seguito con i tracciamenti, non possiamo vedere subito neppure le informazioni di base, che vengono ancora raccolte tramite dei formulari cartacei. Dove abita, dove lavora chi è risultato positivo al test? È legato ad altri casi? Impossibile saperlo."

"È come arrivare su una scena del crimine senza poter ricostruire cosa è successo: non permette di prevenire il prossimo crimine – continua Didier Trono –. Le raccomandazioni ufficiali dovrebbero essere fatte sulla base di dati scientifici. Ora le stiamo facendo purtroppo partendo da intuizioni, anziché da dati precisi."

“Serve volontà politica”

“L’informatica arriverà quando vi sarà la volontà politica di renderla una priorità assoluta per combattere la pandemia”, conclude il membro della task force svizzera per la lotta al nuovo coronavirus. “Abbiamo perso il treno dall'inizio e ora sarà difficile rincorrerlo. L'Ufficio federale della sanità pubblica non ha né gli specialisti né le competenze per risolvere il problema rapidamente."

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