Il WWF Svizzera ha tracciato un bilancio di fine anno contrastante, tra vincitori e vinti riferendosi a specie animali che si sono salvate dall’estinzione ed altre ancora in un limbo pericoloso. Nel 2005, per esempio, la raganella rischiava di scomparire del tutto dalla Svizzera. Grazie a diverse misure di sostegno, il declino è stato rallentato. Sebbene la conservazione della raganella non sia ancora assicurata, scrive la fondazione, la minaccia è diminuita, tanto che ora è considerata solo vulnerabile. A livello locale, ad esempio nella Valle della Reuss argoviese, gli interventi hanno portato a un nuovo aumento delle popolazioni.
Il cervo nobile, cambiando specie, è stato cacciato fino a estinguersi nel 1850. Da allora, le sue condizioni di vita sono notevolmente migliorate e oggi in territorio elvetico vivono nuovamente circa 40’000 cervi. In montagna, le loro popolazioni sono così elevate da impedire il ringiovanimento delle foreste protette e il loro adattamento ai cambiamenti climatici. Il ritorno del lupo ha invertito la tendenza. I lupi cacciano soprattutto i cervi malati e deboli, consentendo alle foreste di riprendersi. Con l’attuale eradicazione di interi branchi di lupi, in molti luoghi al cervo manca un antagonista naturale, con conseguenze per l’ecosistema forestale.
Oggi in territorio elvetico vivono nuovamente circa 40'000 cervi
I vinti del 2023 in Svizzera
Altri animali non hanno avuto sorte uguale: gli asproni, pesce di circa 20 centimetri, sono una rarità. Un tempo diffuso nel bacino francese e svizzero del Rodano, oggi vive solo in quattro sezioni del fiume scollegate l’una dall’altra. Durante il controllo degli stock di quest’anno, in Svizzera è stata trovata una sola femmina, trasportata poi in un acquario a Losanna. Ora si sta cercando di preservare la variante adattatasi al Doubs con un maschio proveniente dalla Francia: se questo tentativo andrà a buon fine, forse sarà possibile reintrodurre la specie nel fiume; in caso contrario, scomparirà da tutta la Svizzera. Colubri lisci in Svizzera: delle 16 specie di rettili originarie della Svizzera, oltre l’80% è inserito nella Lista Rossa. Il declino ha subito un’accelerazione per il colubro liscio, legato a habitat aridi e a una rete di piccole strutture. La popolazione di questo serpente è diminuita del 70% tra il 1980 e il 2005, e di un ulteriore 70% da quell’anno. Se non si inverte la tendenza, questi rettili rischiano di scomparire a breve dalla Svizzera.
Secondo René Kaspar, esperto di conservazione delle specie presso il WWF Svizzera, “i fattori chiave che alimentano l’attuale estinzione delle specie sono di origine antropica, sia per via della perdita di habitat, del riscaldamento climatico, della pesca eccessiva o del bracconaggio. Noi esseri umani siamo al contempo vittime e carnefici. Dopo tutto - dice - la nostra vita sana e sicura dipende dagli ecosistemi vitali e dalla biodiversità. Abbiamo bisogno di una conservazione della natura ambiziosa, in Svizzera e nel resto del mondo”.
Lo zoo di Ranua
Telegiornale 26.12.2023, 20:00