Le ragazze sono all’avanguardia per quanto attiene l’uso dei social network tra gli adolescenti, mentre i ragazzi passano più tempo sui videogiochi spacciati come gratuiti ma che non lo sono del tutto. Inoltre, le molestie sessuali online colpiscono sempre più i giovani. Sono i principali risultati della ricerca dell’Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) che, ogni due anni, intervista per conto di Swisscom 1'000 giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni in merito al loro rapporto con i media.
Le ragazze, sostiene la ricerca, usano molto più TikTok e Pinterest e già nel 2014 si era notato una loro propensione all’uso di Instagram, allora non così diffuso fra gli adolescenti. Se questa tendenza continuasse, “l’uso dei social fra le adolescenti potrebbe essere usato come indicatore per tutti i giovani in futuro”, affermano gli esperti.
Adolescenti scomparsi da Facebook
I social più usati in Svizzera fra i giovani sono Instagram (81%) e Snapchat (76%), ma anche TikTok è generalmente in forte progressione: la piattaforma è usata dal 67% dei giovani rispetto all’8% del 2018. Gli adolescenti, invece, sono praticamente scomparsi da Facebook: solo il 5% lo usa ogni giorno o più volte alla settimana. Nel 2014 la percentuale era del 79%.
Consumo e produzione effimeri
Cosa consumano i giovani sui social? La ricerca ha cercato di rispondere anche a questa domanda. Ebbene, i giovani tra i 12 e i 19 anni li usano soprattutto “per guardare i post degli altri e mettere mi piace, o per scrivere messaggi personali via chat”. I giovani pubblicano quindi molto meno spesso e, quando lo fanno, “è più probabile che si tratti di “stories” o “scatti” effimeri. Inoltre, nel il 97% degli intervistati ha dichiarato di usare WhatsApp per comunicare.
Quasi due ragazze su tre subiscono molestie
La ricerca ha fatto emergere anche alcune ombre in merito all’uso dei social tra gli adolescenti. Negli ultimi anni sono aumentati gli insulti online e anche molestie sessuali e cyberstalking continuano a crescere: quasi un giovane su due è stato molestato sessualmente online almeno una volta.
Sono le ragazze ad avere inoltre molte più probabilità di diventare vittime di questi comportamenti: il 60% contro il 33% dei ragazzi. La metà delle adolescenti molestate ha dichiarato di essere stata incoraggiata da uno sconosciuto a inviare foto erotiche.
L’educazione e il ruolo dei genitori
Per i ricercatori della ZHAW è urgente intervenire, poiché questi episodi avvengono in una fase molto delicata dello sviluppo personale e sessuale. Pertanto, è necessario “allestire un’ampia gamma di misure di educazione ai media e di offerte per imparare a difendere su Internet”.
Anche i genitori devono fare la loro parte: interessandosi maggiormente al problema e accompagnando i figli su Internet, ha spiegato Michael Albon, responsabile della protezione dei giovani, citato nel comunicato.
In generale, conclude lo studio, i giovani sono sempre più disattenti quando si tratta di proteggere la loro privacy su Internet. Se dieci anni fa l’84% dichiarava di avere attivato impostazioni appropriate sui social network, oggi lo fa solo il 60%. Tuttavia, gli adolescenti sembrano essere diventati più discreti riguardo le informazioni personali che pubblicano, ma il loro timore che i dati personali vengano diffusi online è diminuito negli anni.