Per far fronte all'aumento dei prezzi, l'anno prossimo i pensionati dovrebbero ottenere la compensazione totale del rincaro. Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha deciso lunedì di sostenere - nell'ambito di una sessione straordinaria sul potere d'acquisto - due mozioni simili, una dell'Alleanza del Centro e una del Partito socialista.
È stata invece rinviata la decisione su due altre mozioni di Centro e PS che chiedevano alla Confederazione, tenuto conto del forte incremento dei costi sanitari, di aumentare il proprio contributo (+30%) ai Cantoni per la riduzione individuale dei premi malattia.
L'aumento dei prezzi dell'energia e degli alimenti, in particolare dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, pesa sul portamonete delle economie domestiche. I partiti sono unanimi nel dire che occorrono misure di sostegno. Ma le soluzioni divergono. Lo si è visto nel lungo dibattito odierno.
Al fine di aiutare i più deboli, i "senatori" Pirmin Bischof (Centro/SO) e Paul Rechsteiner (PS/SG) hanno chiesto un adeguamento straordinario delle rendite AVS e dell'AI al più tardi entro il primo gennaio 2023. Oggi tale rivalutazione avviene ogno due anni, tenendo conto dell'indice misto (ossia prezzi e andamento dei salari). Secondo Bischof, i pensionati saranno penalizzati dall'inflazione galoppante, mentre i salari aumenteranno a malapena. Il Consiglio federale e i "senatori" del PLR hanno tentato invano di convincere il plenum a non seguire tali argomentazioni. Ma, alla fine, la Camera dei cantoni ha accolto con 24 contro 17 e 2 astenuti la mozione Bischof e con 24 voti contro 16 e 2 astensioni quella di Rechsteiner.
Sui premi l'alleanza non ha funzionato
L'alleanza tra Centro e PS non ha invece funzionato sui premi delle casse malati. Con una mozione d'ordine, Charles Juillard (Centro/JU) ha chiesto di rinviare in commissione la proposta con la quale si chiedeva alla Confederazione di aumentare il proprio contributo (+30%) ai Cantoni per la riduzione individuale dei premi malattia.
E il plenum, seppur di misura, 21 voti contro 19 l'ha seguito. Il "senatore" giurassiano vuole che venga prima chiarito se una tale misura giovi davvero a coloro che hanno bisogno dell'aiuto. Marina Carobbio (PS/TI), che ha presentato insieme a Isabelle Chassot (Centro/FR) la proposta, ha tentato invano di opporsi alla mozione d'ordine. "Si tratta di una misura urgente", ha dichiarato invano la senatrice ticinese. La sua collega friburghese si è invece detta d'accordo con il rinvio.
Lo scorso mercoledì le mozioni di centristi e socialisti era state adottate, seppur di misura, dal Consiglio nazionale con, rispettivamente, 99 voti a 92 e 97 voti a 95.
Via libera al calcolatore dei prezzi
Ha fatto invece breccia alla Camera dei cantoni un'altra mozione, presentata dal "senatore" Pirmin Bischof (SO) per l'Alleanza del Centro (una analoga è stata inoltrata da Marco Romano al Nazionale ndr). Chiede l'introduzione di un calcolatore dei prezzi del carburante, del gas e dell'elettricità nelle stazioni di servizio e di ricarica, ispirandosi al modello austriaco (www.spritpreisrechner.at) creato nel 2011.
Il Consiglio degli Stati vuole un calcolatore dei prezzi sul carburante
SEIDISERA 26.09.2022, 20:15