Avvocati, notai e consulenti non saranno assoggettati alla normativa contro il riciclaggio di denaro. Il Nazionale ha infatti accettato oggi, lunedì, con 108 voti contro 86, di escluderli dalla relativa revisione di legge.
La Camera del popolo ha così adottato il modello che in materia era stato approvato in settembre dagli Stati, e che prevede questo stralcio dagli obblighi di diligenza. Il voto del plenum era stato preceduto da quello della commissione competente, la quale aveva sostanzialmente adottato la versione adottata dalla Camera dei cantoni.
La sinistra, durante l'odierno dibattito al Nazionale, si è profilata per mantenere nella legge le disposizioni su queste categorie professionali. I "Panama Papers" hanno mostrato i limiti della legislazione svizzera, ha affermato Baptiste Hurni (PS/NE). "Osiamo l'esemplarità. Rifiutiamo che il nostro Paese sia un terreno d'azione per criminali con colletti bianchi" ha invece dichiarato Nicolas Walder (Verdi/GE).
Argomentazioni che non hanno tuttavia prevalso. Per Philipp Matthias Bregy (Centro/VS) il progetto così modificato rappresenta "già un buon compromesso" e consente di adempiere a 7 delle 8 raccomandazioni in materia formulate dal Gruppo internazionale d'azione finanziaria (GAFI). "Nessun avvocato elvetico è stato implicato nei Panama Papers", ha per parte sua osservato Vincent Maître (Centro/GE).
La questione dello stralcio era di portata cruciale e aveva in precedenza rischiato di far fallire la modifica legislativa. Il dossier torna comunque agli Stati per la gestione di una divergenza minore
ATS/ARi