Rifugiati: servizi online anti-code

Sono oltre 3'000 i rifugiati ucraini registrati in Svizzera dallo scoppio del conflitto. Solo ieri, sabato, si sono registrati in 650 nei centri federali d’asilo e si sono formate lunghe code. Per questo le autorità vogliono puntare adesso anche sulla digitalizzazione per accelerare le procedure.

Le centinaia di ucraini arrivati in questi giorni hanno dovuto aspettare pazientemente nei centri federali. È la prima volta in Svizzera che viene attivato lo statuto di protezione S.

“Sono persone stanche, traumatizzate. Alcune sono anche malate, dobbiamo prenderci cura di loro”, spiega Christine Schraner Burgener, segretaria di Stato della migrazione.

Le procedure verranno ora accelerate, soprattutto per chi sa già dove andare a dormire, magari da parenti o amici. Rifugiati che non dovranno registrarsi subito e potranno poi prendere un appuntamento online. Le autorità federali hanno fatto oggi, domenica, il punto della situazione.

“La registrazione avviene molto velocemente, non c’è burocrazia. Si compila un formulario, si prendono le impronte digitali e si fa un controllo di sicurezza. È tutto molto rapido”, sottolinea Christine Schraner Burgener.

Secondo il piano d’emergenza federale sono a disposizione fino a 9'000 letti. Ma l’accoglienza viene poi assunta dai cantoni, che possono contare anche sulla generosità dei privati. “Ci sono moltissime persone che si sono messe a disposizione. La solidarietà è grande. Noi collaboriamo strettamente con i cantoni e con l’Aiuto svizzero ai rifugiati. L’organizzazione è presente nei centri federali e può discutere direttamente con gli ucraini, per capire quale sia la soluzione migliore per loro”, dice la segretaria di Stato della migrazione.

L’evoluzione degli arrivi rimane incerta per le prossime settimane. Molti ucraini in fuga cercano di restare vicini al loro Paese, soprattutto in Polonia e Romania, nella speranza che la guerra finisca rapidamente.