Russofobia anche in Svizzera

C'è molto coinvolgimento emotivo nella grande gara di solidarietà con il popolo ucraino, ma ci sono altri sentimenti che si fanno strada. L'atrocità della guerra sta portando anche a un biasimo generalizzato contro l'intera nazione russa e non solo contro Vladimir Putin e i vertici militari - biasimo che si concretizza anche in Svizzera.

"Non ho i dettagli, ma ci sono stati segnalati degli episodi di ostilità nei confronti di cittadini russi o presunti tali", ha confermato Martine Brunschwig Graf, presidente della Commissione federale contro il razzismo. Bullismo a scuola, insulti per strada e addirittura il rifiuto di prestare cure mediche. Pure alcuni cittadini russi in Svizzera ci hanno parlato di una crescente diffidenza. A 60 Minuti, lo scrittore russo Nikolay Lilin ha spiegato di percepire questa russofobia: "Un po' siamo abituati ad essere additati come i cattivi nei film hollywoodiani. Un marchio che ci portiamo un po' nella cultura".

"Non è un fenomeno nuovo"

Le cause di diffidenza e risentimento non sono nuove. E non è la prima volta che si confondono la politica e le responsabilità di un Governo con la sua popolazione. "Non è un fenomeno nuovo", prosegue la Graf.

"L'abbiamo osservato in Svizzera, e altrove, durante la pandemia, quando erano le persone asiatiche a essere prese di mira. In generale quando ci sono crisi internazionali - come gli attentati per sostenere i musulmani o il conflitto in Medio Oriente per le persone di origine ebraica - c'è sempre una caccia al capro espiatorio, al colpevole. L'emozionalità dei conflitti fa si che ci sia bisogno di additare delle persone, e ciò è pericoloso". Poiché, in ogni caso, di vittime dirette e indirette delle scelte di chi governa ve ne sono su ambo i fronti, ha concluso.