Esponenti di spicco del Partito socialista, interpellati dalla SonntagsZeitung, si dicono favorevoli a una presenza ecologista nel Consiglio federale e ad essere presa di mira sarebbe la poltrona ora occupata dal capo del Dipartimento degli affari esteri Ignazio Cassis.
Verdi e Verdi-liberali, che rispondono dalle pagine del SonntagsBlick, sono però cauti, non aspettandosi in tempi così brevi una rivoluzione in seno all'Esecutivo.
Anche le Matin Dimanche, in una propria valutazione, considera prematuro il loro ingresso nella stanza dei bottoni, implicando lo stavolgimento della cosiddetta formula magica; altri ostacoli sarebbero l'esclusione dell'unico membro italofono, la mancanza di un'alleanza tra le due forze ambientaliste, la resistenza di almeno tre dei quattro partiti di Governo e la mancanza di posti vacanti.