Le dimissioni di Didier Burkhalter non saranno seguite da quelle dell'altro esponente del Partito liberal-radicale in Governo, ovvero Johann Schneider-Ammann che, secondo il suo servizio stampa, intende arrivare per lo meno sino alla fine della legislatura, nel 2019.
Nel 2016, anno in cui è stato presidente della Confederazione, il capo del Dipartimento dell'economia non aveva nascosto di provare una certa stanchezza per l'impegno che il ruolo comporta.
Sono nel frattempo subito scattate le speculazioni sulla successione del neocastellano, il cui posto -si dice- potrebbe far gola al collega Alain Berset, che domina cinque lingue e che, in gioventù, ha vinto un concorso per intraprendere la carriera diplomatica. Quanto al nuovo membro del Consiglio federale, s'insiste molto sulla favorevole opportunità che si presenta per il Ticino, non più rappresentato nell'Esecutivo dal 1999, quando lasciò il popolar-democratico locarnese Flavio Cotti.
ATS/dg