L'ombra del doping si allunga sullo sci di fondo, a pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi invernali in Corea del Sud. Secondo un'inchiesta pubblicata da alcuni media, un terzo degli atleti medagliati negli ultimi anni presenta valori del sangue sospetti.
"I russi sono largamente i più rappresentati - spiega Hajo Seppelt, giornalista specializzato sul doping dell'ARD, la tv pubblica germanica - Ma non mancano quelli di altre nazioni tipicamente forti negli sporti invernali come Germania, Austria, Svezia, Norvegia... e anche la Svizzera”.
Affermazioni, queste, che non sembrano sconvolgere più di tanto il direttore di antidoping Svizzera, Matthias Kamber, stando al quale “I dati riguardano campioni di sangue raccolti fino al 2010, ma solo dal 2012 si effettuano profili paragonabili a livello internazionale. È noto che prima, negli sport di resistenza l'uso di doping era molto diffuso”.
Nomi, in questa inchiesta giornalistica, non vengono forniti. Ovvio quindi che Kamber non si esprime su singoli atleti, come Dario Cologna, medagliato e di successo oggi, come prima del 2010. Rassicura, però, per le competizioni attuali: ai giochi in Corea del Sud i controlli saranno efficaci.
RG/bin
L'ombra del doping sullo sci di fondo
Telegiornale 04.02.2018, 21:00
Doping, il Comitato olimpico non ci sta
Telegiornale 04.02.2018, 21:00
RG delle 18.30 del 4 febbraio 2018; il servizio di Alan Crameri
RSI Info 04.02.2018, 19:55
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