Il Centro Simon Wiesenthal, l'istituzione che si occupa di ricerche sull'Olocausto e l'antisemitismo in un contesto storico e contemporaneo, ha rivelato l'esistenza di un documento con l'elenco dei nomi di circa 12'000 presunti nazisti arrivati in Argentina negli anni '30.
Il documento, è stato spiegato giovedì, è stato trovato dall'investigatore Pedro Filipuzzi e mostra il trasferimento di ingenti somme di denaro in conti bancari in Svizzera presso la Schweizerische Kreditanstalt, divenuta poi la banca Credit Suisse.
In una lettera il vicepresidente di Credit Suisse, Christian Küng, ha dichiarato che "riteniamo molto probabile che questi conti dormienti detengano denaro saccheggiato da vittime ebree", il Centro ha quindi richiesto l'accesso agli archivi per risolvere la questione per conto dei sopravvissuti all'Olocausto.