L’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) ha presentato il suo rapporto d’esercizio 2024 oggi, martedì, chiedendo basi legali che le consentano d’intervenire tempestivamente presso gli istituti finanziari in caso di anomalie, segnatamente a livello di corporate governance.
Più nel dettaglio, vuole poter intervenire “quando il consiglio d’amministrazione e la direzione di un istituto non riflettono in modo conseguente (...) i valori fondamentali e la cultura del rischio”, ha dichiarato, con un’allusione alle carenze che hanno portato al tracollo di Credit Suisse.
RG 12.30 del 08.04.2025: Il servizio di Gian Paolo Driussi sulla FINMA
RSI Info 08.04.2025, 12:30
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La FINMA vuole anche poter introdurre un regime di responsabilità per i dirigenti e infliggere all’occorrenza delle sanzioni. Già in precedenza aveva a più riprese indicato di voler disporre di maggiori strumenti, in modo da costringere gli operatori finanziari e assicurativi a rispettare le regole. Chi ad esse si attiene “non ha nulla da temere dalla competenza di infliggere multe”, ha argomentato la presidente del consiglio d’amministrazione Marlene Amstad.
Sempre Amstad ha precisato che non si tratta di emanare più regole, ma “di poter essere più conseguente nel caso di violazioni delle regole esistenti”. Questi nuovi strumenti coercitivi avrebbero in tal modo un effetto preventivo.
Circa le attività intraprese lo scorso anno, la FINMA indica di aver effettuato 111 ispezioni in loco presso banche, 55 presso assicuratori e 20 nel settore della gestione patrimoniale. Nell’ambito dell’applicazione del diritto di sorveglianza - il cosiddetto enforcement - la FINMA ha intrapreso 73 controlli e chiuso 38 inchieste nei confronti di società e persone fisiche.

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Notiziario 08.04.2025, 11:00
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