I luoghi in cui vengono tenuti in quarantena i cittadini elvetici tornati da zone in cui potrebbero essere entrati in contatto con qualche contagiato dal coronavirus non vengono rilevati deliberatamente. I cantoni coinvolti sono però più d'uno. Lo ha sottolineato Daniel Koch, capo della Divisione malattie trasmissibili dell'Ufficio federale della sanità pubblica che venerdì ha aggiornato sulla situazione in Svizzera dove, al momento, non è prevista una strategia speciale in merito ai contagi rilevati in Lombardia. "Non è la prima volta che il virus si manifesta nei pressi dei confini elvetici", è stato ricordato a Berna.
I funzionari federali hanno riferito che in Svizzera non vi sono contagiati e che l'epidemia provocata dal Covid-19 non ha raggiunto il paese. Tutti i test sul virus fatti finora sono risultati negativi.
Le persone che sono già in isolamento preventivo o vi entreranno nelle prossime ore sono invece una ventina. Alcune si trovavano con i 1'455 croceristi sbarcati dalla Ms Westerdam in Cambogia tra i quali, si è poi scoperto, vi era anche un'anziana statunitense malata. Altre arriveranno nel corso del pomeriggio da Wuhan via Parigi, dove il quarto volo per i rimpatri allestito dalla Francia è atterrato verso le 11.00.
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Telegiornale 19.02.2020, 13:30
Poi si aggiungeranno anche i due concittadini che si trovavano a bordo della Diamond Princess. Intraprenderanno il viaggio che li riporterà in patria dopo essere rimasti bloccati per due settimane nel porto di Yokohama, in Giappone.
Quarantena indispensabile
Antonio Lanzavecchia
La quarantena è una misura "assolutamente necessaria" per controllare la diffusione del virus. A sottolinearlo è l'immunologo Antonio Lanzavecchia, direttore dell'Istituto di ricerca in biomedicina (IRB) di Bellinzona.
Il professor Antonio Lanzavecchia, direttore dell'IRB
"Poiché abbiamo visto come una singola persona possa portare un focolaio d'infezione, misure come la quarantena sono assolutamente necessarie". Questo, secondo l'esperto, può accadere perché "la contagiosità di un virus è variabile" e "dal punto di vista biologico non si è infettivi soltanto quando si hanno i sintomi". Bisogna inoltre considerare che la capacità di diffusione di un virus è tipica anche di chi è convalescente, come accade per l'influenza e per altre malattie virali.