A partire dal 1° gennaio 2024 anche chi è sprovvisto di apparecchi di ricezione dovrà pagare il canone radiotelevisivo Serafe. Si tratta di circa 7’000 economie domestiche, per le quali l’esenzione di cui godevano si avvia a finire. Ciò significherà entrate aggiuntive per 2,2 milioni di franchi.
Fin qui, i nuclei in questione potevano evitare il pagamento del canone presentando una cosiddetta domanda di “opting out”. Tale possibilità era però prevista per una durata di cinque anni dall’inizio della riscossione da parte dell’azienda Serafe risalente al gennaio 2019, come indica l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). L’esenzione resterà tuttavia in vigore per alcuni casi speciali. Fra questi vi sono i beneficiari di prestazioni complementari, i diplomatici e le persone sorde o cieche.
Stando al rapporto d’attività 2022 di Serafe, che è subentrata alla Billag, 7’833 economie domestiche avevano approfittato dell’”opting out”. Dati più recenti non sono ancora disponibili, ma l’UFCOM stima che lo stop alla deroga ne interesserà circa 7’000.
Negli anni precedenti, a scegliere questa opzione erano stati in 5’065 nel 2021, 4’725 nel 2020 e 6’901 nel 2019, cifre che si riferiscono unicamente alle domande accettate. Fra gennaio 2019 e dicembre 2022, l’UFCOM ha inoltre effettuato controlli presso 1’463 economie domestiche, infliggendo sanzioni in 174 casi.
Notiziario delle 11:00 del 27.12.2023
Notiziario 27.12.2023, 11:30
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