Svizzera e Germania, da inizio 2017, hanno stipulato un accordo di non spionaggio. La notizia pubblicata, giovedì, da Tages Anzeiger e Süddeutsche Zeitung troverebbe conferma negli ambienti vicini al Governo elvetico.
Il protocollo di intesa prevede la rinuncia alle attività di spionaggio nei rispettivi paesi e il coordinamento di azioni contro terzi. In futuro, quindi, la Svizzera sarà informata delle operazioni che l'intelligence tedesca effettuerà su suolo elvetico contro uno stato terzo o contro un'organizzazione criminale e viceversa.
Il consigliere federale Ueli Maurer, a capo del dipartimento della difesa tre anni fa, giudicava limitate le chance di un simile accordo. Le tensioni create dai furti di dati bancari, da allora, si sono dissolte e, grazie all'accordo sullo scambio automatico di informazioni, la Confederazione ha sepolto il segreto bancario.
Nessuna conferma ufficiale è, però, trapelata. Il vicecancelliere elvetico André Simonazzi, interpellato dal Tages Anzeiger, si è limitato a dire che “il Governo su queste questioni non fornisce mai informazioni”.
RG/AnP
Dal TG12.30