Svizzera

Sito del parlamento sotto attacco hacker

Parlament.ch è da ieri sotto pressione e inaccessibile a intermittenza, con conseguenze anche sui lavori parlamentari – Nell'attacco di maggio (Xplain) colpita anche l'Amministrazione federale

  • 8 giugno 2023, 10:42
  • 24 agosto 2023, 15:57
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La pagina iniziale del sito parlament.ch

  • parlament.ch
Di: ATS/dielle 

Il sito web del Parlamento (www.parlament.ch) è da ieri (mercoledì) oggetto di un cyberattacco. Di conseguenza, il sito è inaccessibile a intermittenza, secondo quanto ha annunciato oggi il presidente del Consiglio nazionale Martin Candinas.

“I servizi informatici stanno lavorando duramente per contrastare l'attacco", ha aggiunto. A causa di questo attacco, i tempi di risposta agli interventi parlamentari sono rallentati.

I problemi sono comparsi mercoledì pomeriggio, poi a fine giornata i servizi del Parlamento hanno annunciato che l'attacco era stato neutralizzato e che nessun sistema o dato interno era stato colpito. Tuttavia, giovedì mattina si sono verificati ancora problemi di accesso alla pagina web. Per ora le autorità non hanno ancora fornito dettagli sui potenziali autori dell'attacco.

Lo scorso febbraio è stato attaccato il sito web del Parlamento francese. La procura di Parigi ha dichiarato che si trattava di un caso di hacker filorussi, come ritorsione per il sostegno della Francia all'Ucraina. Per diverse ore il sito dell'Assemblea nazionale è rimasto "in manutenzione".

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Attacco hacker al sito del Parlamento

Telegiornale 08.06.2023, 12:30

Attacco di fine maggio (Xplain), trafugati anche dati dell'Amministrazione federale

Al contempo sempre stamane è emerso che i cyberattacchi di fine maggio ai danni di Xplain, ditta svizzera che fornisce software per le autorità, riguardano anche l'Amministrazione federale: tra le informazioni trafugate potrebbero esserci anche dati operativi, secondo quanto comunicato dal Centro nazionale per la cibersicurezza. Fino ad ora si pensava che ad essere toccati indirettamente dal "ransomware" fossero unicamente l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e l'Ufficio federale di polizia (fedpol).

Sono in corso verifiche volte a determinare quali dati e servizi sono stati violati: dai primi riscontri è emerso che, contrariamente alle ipotesi iniziali, potrebbero essere stati trafugati dei dati operativi. Dal canto suo, l'Amministrazione federale ritiene che non sia possibile l'accesso diretto a tali dati dai sistemi di Xplain. La ditta di servizi informatici ha informato l'NCSC e sporto denuncia presso la polizia cantonale di Berna.

Lo scorso 23 maggio criminali avevano pubblicato dati di UDSC e fedpol e annunciato il furto delle medesime informazioni nel darkweb che, come si intuisce dal nome, è la parte oscura di Internet. Stando alle dichiarazioni di entrambi gli uffici, non erano stati sottratti dati operativi o relativi ai progetti.

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Notiziario 10.00 del 08.06.2023

Notiziario 08.06.2023, 10:12

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