Il pedinamento di Iqbal Khan non fu un caso isolato, come sostenuto invece dalla banca: Credit Suisse fece seguire anche l'allora responsabile del personale Peter Goerke, secondo quanto rivela la Neue Zürcher Zeitung. Oggi il manager occupa un'altra funzione, ma sempre all'interno del secondo istituto elvetico. Ma allora i vertici mentirono o non sono al corrente di quanto accade all'interno della banca? Alan Crameri lo ha chiesto al professore di diritto economico Peter Kunz, dell'Università di Berna.
"Entrambe le alternative non vanno bene, sia non dire la verità, sia non avere sotto controllo le procedure interne. Sono però fiducioso che nelle prossime ore Credit Suisse farà chiarezza, e dirà se questi pedinamenti sono regolari al suo interno o se sono veramente eccezioni."
Il problema è se i vertici sono ancora credibili su questo punto...
Credo che la credibilità non sia ancora intaccata. Ci sono motivi validi per far sorvegliare un manager... dobbiamo renderci conto che questi non sono pesci piccoli. E va detto: sono pratiche legali. Più grave è l'impressione, data all'esterno e sui media, che i pedinamenti siano all'ordine del giorno. In quel caso ci sarebbe un danno d'immagine, per questo ora la banca deve far chiarezza e garantire trasparenza.
L'impressione però è che all'interno del management non ci sia fiducia reciproca...
In effetti dall'esterno si ha una strana impressione. Sembra di essere di fronti a complotti, a un giallo. Siamo un po' sconcertati. Però come detto ci sono motivi validi per effettuare - eccezionalmente - un pedinamento. Comunque l'impressione esterna conta e questi episodi vengono registrati anche a livello internazionale. Credit Suisse rischia di avere più difficoltà a reclutare nuovi manager.
Per una banca un valore vitale è la fiducia. Che dire della reputazione di Credit Suisse?
Dipende da come la vicenda si sviluppa. Sull'osservazione di Iqbal Kahn oggi siamo più o meno in chiaro su cosa sia successo. Ora la sorpresa di un secondo caso. I vertici devono motivare perché hanno fatto capo a questo strumento anche nei confronti di un secondo impiegato.
Ultima domanda: cosa dire del CEO Tidjane Thiam? Quanto esce danneggiato? Già dopo il caso Khan c'è chi chiedeva le sue dimissioni...
Sono certo che il signor Thiam verrà giudicato sulla base del successo economico della banca. Fin che i conti tornano, lui e il management sono al sicuro. Quindi non credo che questo secondo caso possa costargli il posto. A meno che emerga che lui ha mentito ai media sapendo di mentire. Ma mi sembra poco probabile, quindi penso che Thiam - salvo nuove rivelazioni - non darà le dimissioni.