“Noi continuiamo a sconsigliare i viaggi non strettamente necessari e questo perché ogni viaggio in Italia aumenta il rischio di diffondere il virus”. A dirlo ai microfoni della RSI è il portavoce della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) Reto Kormann e il riferimento è al tema spinoso del divieto di spesa oltreconfine, che sta suscitando parecchi dubbi sulla sua applicazione pratica, ma anche polemiche sulla sua opportunità.
Per Kormann una cosa è chiara: “Non possiamo controllare tutti, noi ci appelliamo alla responsabilità individuale del cittadino. Il virus è ancora tra noi, non si ferma alla frontiera: è a Varese, come a Lugano e a Chiasso, per questo chiediamo alla popolazione di viaggiare solo se è strettamente necessario. Nelle scorse settimane i cittadini svizzeri hanno dimostrato di essere in grado di assumersi le proprie responsabilità e noi crediamo che continueranno a farlo”.
Il portavoce della SEM non ha problemi ad affermare che ci si può contagiare con il coronavirus anche facendo la spesa in Svizzera, “ma ripeto: se non devi assolutamente recarti da Lugano a Varese o a Como, è meglio lasciar perdere, altrimenti si aumenta il rischio di portare il virus a casa o di ammalarsi” conclude Kormann.