Svizzera

Stati, no al segreto bancario

La Camera alta decide di raccomandare il no all'inserimento nella Costituzione di un nuovo articolo e si distanzia dal Nazionale

  • 6 giugno 2017, 20:43
  • Oggi, 05:26
Segreto bancario, l'ultima parola spetterà al popolo

Segreto bancario, l'ultima parola spetterà al popolo

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Il Consiglio degli Stati ha deciso di respingere senza controprogetto l’iiniziativa popolare "Sì alla protezione della sfera privata", che mira a garantire il segreto bancario per chi ha residenza fiscale in Svizzera. I membri della Camera alta si distanziano così dal Nazionale che aveva invece raccomandato di accettare il testo e gli aveva anche affiancato una controproposta.

Il Consiglio degli Stati ritiene che, a maggioranza (25 a 19), la privacy e il segreto bancario sono già sufficientemente protetti. Sia l'iniziativa che il controprogetto trasmetterebbero inoltre un segnale negativo ai contribuenti onesti.

Il comitato d'iniziativa comprende rappresentanti di PLR, UDC, PPD, Lega dei Ticinesi, Unione svizzera arti e mestieri (USAM) e dell'associazione svizzerotedesca dei proprietari fondiari (HEV). A loro avviso, lo scambio automatico di informazioni finanziarie all’interno della Svizzera permetterebbe allo Stato di immischiarsi ancora di più nella vita privata delle persone. L’iniziativa mira a inserire nella Costituzione il principio che prevede che “senza il consenso dell’interessato possono essere fornite alle autorità informazioni concernenti le imposte dirette prelevate dai cantoni soltanto nell'ambito di un procedimento penale ed esclusivamente in due casi: se esistono sospetti fondati dell'intenzione di commettere una frode fiscale tramite documenti falsificati, alterati o materialmente falsi e se esistono sospetti fondati di evasione fiscale intenzionale e ripetuta, mirante a sottrarre somme ingenti".

ATS/Swing

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