L'Italia non riprenderà più almeno fino al 2 maggio i rifugiati che dovrebbe riaccogliere in provenienza dalla Svizzera. È la conseguenza della decisione di Roma di sospendere l'applicazione dell'accordo di Dublino. La Segreteria di Stato della migrazione - riferisce la Neue Zürcher Zeitung - ha già informato i cantoni di non predisporre rinvii almeno fino a quella data.
Si tratta comunque di un termine indicativo contenuto in una direttiva interna, ha precisato un portavoce del Dipartimento federale di giustizia e polizia, perché l'Italia non ha ancora fatto sapere quando prevede un ritorno alla normalità.
Confrontate a importanti arrivi di migranti, oltre 2'000 solo nell'ultimo fine settimana, le autorità italiane affermano di non avere più le capacità di farsi carico di tutte le domande di asilo su cui avrebbero la competenza stando al regolamento applicato da 31 Paesi, ovvero i 27 dell'UE, la Norvegia, l'Islanda, il Liechtenstein e la Confederazione elvetica.
Notiziario 11.00 dell'11.04.2023
Notiziario 11.04.2023, 11:12
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