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Guardia costiera italiana soccorre 1'200 migranti

Due operazioni nella zona di ricerca e salvataggio condivisa tra Italia e Malta - a Lampedusa 1'700 persone in 48 ore

  • 10 aprile 2023, 20:39
  • 20 novembre, 11:33
02:21

Nuovi naufragi nel Mediterraneo

Telegiornale 10.04.2023, 20:00

  • ANSA
Di: ANSA/AFP/Mgl 

Due operazioni della Guardia costiera italiana sono in corso per soccorrere almeno 1'200 migranti in difficoltà su due pescherecci in due zone distinte del Mediterraneo centrale.

800 persone si trovano su un vascello da pesca sovraccarico a circa 190 km a sud di Siracusa. Proprio il sovraffollamento del battello rende difficile la loro evacuazione.

Un secondo peschereccio in avaria, che incrocia al largo di capo Passero - l'estrema punta sud della Sicilia - trasporta circa 400 persone, tra cui almeno una donna in cinta, un invalido e un bambino, secondo quanto riferito dall'organizzazione "Alarm Phone". Prese dal panico, tre persone sono saltate fuoribordo all'arrivo dei soccorsi.

Secondo dati diffusi dal ministero dell'interno italiano, dall'inizio dell'anno sono oltre 14 mila i migranti sbarcati a Lampedusa, contro i 5'300 dello stesso periodo dello scorso anno e i 4'300 del 2021.

Polemica politica

Il governo italiano sta preparando modifiche al decreto legge varato dopo il naufragio di Cutro (Calabria, 25-26 febbraio) che vanno nel senso di una stretta sull'immigrazione che agisca da deterrente per chi tenta il viaggio per mare. In particolare verrà fortemente limitata la protezione speciale dei migranti irregolari, che interferisce con i rimpatri. I testi dovrebbero essere presentati martedi alla Comissione affari costituzionali delsSenato. Le opposizioni annunciano battaglia.

Il Forum tunisino per i diritti economici e sociali condanna intanto, definendole disumane, le politiche dell'UE nel Mediterraneo, che puntano ad esternalizzare verso i paesi confinanti la gestione della migrazione. Indignazione anche per le dichiarazioni di febbraio del presidente tunisino Kais Saied, dopo le quali gli abusi verso i migranti in Tunisia (paese di transito) sono aumentati, spingendo molti a prendere ancora più rapidamente la via del mare.

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