Svizzera

Svizzera-UE, migliore protezione per i salari

Il Consiglio federale ha elaborato un pacchetto di 14 misure, anche se solo su 13 le parti sociali avevano trovato un’intesa

  • Oggi, 15:00
  • 26 minuti fa
640158109_highres.jpg

Il nuovo accordo definirà i rapporti bilaterali con Bruxelles

  • keystone
Di: pon 

Non solo le tredici misure che avevano trovato il consenso di tutte le parti sociali, ma ce n’è anche una quattordicesima nel pacchetto a tutela dei lavoratori che il Consiglio federale ha deciso venerdì di mettere in consultazione, in prospettiva del nuovo accordo bilaterale con l’Unione Europea.

In sostanza i tratta di assicurare la protezione dei salari sul piano interno, oltre che il sostegno della sinistra in vista del voto. Dopo oltre ottanta incontri, sindacati, padronato e cantoni avevano trovato un’intesa annunciata a metà febbraio. La Segreteria di Stato dell’economia era stata incaricata di proseguire i colloqui per definire i dettagli, ora precisati. Le misure garantiscono l’integrità dei contratti collettivi di lavoro dichiarati di obbligatorietà generale mediante adeguamenti dei cosiddetti quorum. Inoltre, si intende migliorare la protezione giuridica per le aziende nazionali che potrebbero essere subordinate a un contratto collettivo di lavoro di obbligatorietà generale. Sono norme concepite in particolar modo per le imprese europee che distaccano lavoratori in Svizzera, senza creare nuovi oneri significativi per quelle svizzere.

In più, il Consiglio federale ha deciso di proporre una migliore tutela dal licenziamento, in particolare per determinati rappresentanti dei lavoratori.

L’USS accoglie con favore le misure proposte per proteggere i salari

L’Unione sindacale svizzera (USS) accoglie con favore l’approvazione da parte del Consiglio federale del pacchetto di misure di politica interna volte a proteggere i salari, che impediranno lo smantellamento temuto in seguito all’accordo negoziato con l’UE. I sindacati prenderanno la loro decisione finale dopo le decisioni parlamentari.

Le misure negoziate tra le parti sociali rafforzeranno la prevenzione e in futuro gli appalti saranno assegnati molto più spesso a imprese corrette, scrive l’USS venerdì. Al momento dell’assegnazione degli appalti pubblici, sarà infatti necessario verificare se le aziende hanno già violato le condizioni di lavoro svizzere. L’appaltatore principale dovrà ora pagare le multe per i suoi subappaltatori se non ha controllato che questi ultimi paghino salari corretti. L’aumento dell’efficienza della procedura di annuncio migliorerà anche la qualità dei controlli. Infine, una nuova disposizione legale garantisce espressamente il pagamento dei costi in vigore in Svizzera.

Per quanto riguarda l’estensione dei contratti collettivi di lavoro (CCL) a interi settori, i requisiti “obsoleti” del 1956 saranno adattati, sostiene l’organizzazione sindacale. Tuttavia, l’USS deplora il fatto che questa modernizzazione dei quorum riguardi solo i CCL esistenti.

Per quanto riguarda la protezione dal licenziamento per coloro che sono coinvolti nel partenariato sociale, l’USS osserva che la proposta adottata dal Consiglio federale migliora la situazione di alcuni gruppi. Tuttavia, questo progresso è ben lontano dal coprire tutti i lavoratori che ne avrebbero bisogno.

06:19

Protezione dei salari in vista dei bilaterali

SEIDISERA 21.03.2025, 18:00

  • © 2024 KEYSTONE-SDA-ATS AG
03:48

Notiziario

Notiziario 21.03.2025, 15:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare