“Tra i paesi dell’Europa occidentale, la Svizzera è la nazione che vanta il maggior numero di specie minacciate, sia perché il territorio è piccolo e offre poco spazio vitale, sia perché nella Confederazione i terreni sono sfruttati in modo intensivo, molto più che in altre nazioni”. A parlare è Markus Fischer, del dipartimento di biologia dell'Università di Berna, commentando il rapporto pubblicato lunedì dall’ONU. Rapporto stando al quale un milione di specie animali e vegetali nel mondo è minacciato dall'estinzione.
L’esperto, parlando martedì mattina ai microfoni del Radiogiornale di Rete Uno, sottolinea: "C’è un lato positivo, si può fare qualcosa da domani: non lasciar scorrere l’acqua quando si lavano i denti, produrre meno rifiuti, sprecare meno cibo. In economia, ad esempio, optare per produzioni più sostenibili e in politica usare gli strumenti finanziari in modo equilibrato… In ogni istante si può fare moltissimo…”.
“Chi non si preoccupa per la biodiversità pretende comunque un’aria più respirabile, un’acqua pulita e possibilmente a prezzo contenuto… Tutti vogliamo cibo sano e pace sociale. La Svizzera importa molte risorse. Se in altre zone del mondo i danni ambientali porteranno a un degrado delle condizioni di vita, la situazione conflittuale sul piano mondiale toccherà tutti, anche chi in Svizzera non si interessa alla questione della biodiversità”, sottolinea Fischer.