Se l'Unione Europea attiverà la sua direttiva per la protezione temporanea dei rifugiati dell'Ucraina, anche la Svizzera farà la sua parte. Lo ha dichiarato la consigliera federale Karin Keller-Sutter, prima di una riunione di ministri degli interni UE a Bruxelles.
Questa direttiva, che finora nell'UE non è mai stata applicata, permette di offrire una protezione immediata e temporanea alle persone che hanno dovuto lasciare il proprio Paese a causa di guerre, violenze o violazioni dei diritti umani. La Svizzera si allineerebbe attraverso il ricorso al permesso "S", per persone bisognose di protezione.
"Chiederò in governo la sua attivazione" ha detto Keller-Sutter. I ministri incontrati da Karin Keller-Sutter si apprestano però a dare via libera ad una direttiva europea di protezione un po' diversa dalle norme svizzere. Simile ma più generosa, per esempio nelle libertà di movimento, nel ricongiungimento familiare e nel diritto ad avere un lavoro. È su questo che bisogna puntare, dice il PS. "È un approccio che non riteniamo adeguato, perché in Svizzera i rifugiati ucraini verrebbero trattati meno bene rispetto al resto dell'Europa -ci dice la Consigliera nazionale zurighese Céline Widmer-. La parità nella protezione concessa è per noi un presupposto importante".
"Certo se vogliamo possiamo anche aspettare fino all'estate o anche oltre, affinché si compia il corrispondente iter legislativo. E nel frattempo dovremmo applicare il diritto d'urgenza, che di questi tempi non è molto popolare -ribatte da Bruxelles Karin Keller-Sutter. Noi abbiamo già una legge, è flessibile e il suo livello di protezione è uguale a quello europeo, che -va fra l'altro ricordato- è contenuto in una direttiva che non necessariamente verrebbe applicata al 100% dai singoli stati. Per certi aspetti le nostre norme sono quindi più flessibili".
Attualmente, gli ucraini con passaporti biometrici possono entrare nell'area Schengen e quindi in Svizzera senza un visto, ma soltanto per 90 giorni. Dopo questo periodo, si potrebbe applicare appunto lo statuto "S" di protezione.
Sulle cifre dell'accoglienza, però, al momento non ci sono dettagli. ""Al momento, ci sono pochissime persone provenienti dall'Ucraina che arrivano in Svizzera. Per il momento, vanno dove hanno famiglia e amici", ha dichiarato la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia.
RG 12.30 del 03.03.2022 - "Svizzera attiverà statuto di protezione", il servizio di Gian Paolo Driussi
RSI Info 03.03.2022, 14:05
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