Svizzera

Svizzera e USA a confronto a Berna

Quali prospettive, con l’amministrazione Trump, per le relazioni economiche fra i due Paesi? I pareri di alcuni parlamentari statunitensi in visita oggi nella capitale federale

  • Oggi, 18:39
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I parlamentari USA a colloquio con Ignazio Cassis

  • X/@ignaziocassis
Di: SEIDISERA-Alessio Veronelli/ATS/ARi 

Si è svolto a Berna oggi, mercoledì, un incontro fra sei parlamentari degli Stati Uniti e i consiglieri federali Guy Parmelin e Ignazio Cassis. Un incontro con una precisa valenza, in un momento nel quale regna ancora incertezza sulle decisioni, di politica economica, che l’amministrazione Trump assumerà nei confronti della Svizzera.

Per il momento Parmelin, via X, ha sottolineato “le eccellenti relazioni economiche” fra i due Paesi, aggiungendo che “la libertà economica, l’imprenditorialità e una politica basata sul mercato sono importanti” per ambo le parti. Per parte sua Cassis, sempre sullo stesso social, ha rilevato che “rimane essenziale il rafforzamento della comprensione reciproca e dei legami di fiducia” fra Berna e Washington. Resta però il dubbio su quelle che saranno le prossime mosse nei confronti della Confederazione, sullo sfondo delle tensioni commerciali che già sono in atto fra Stati Uniti e UE. Proprio ieri Helene Budliger Artieda, la direttrice della Segreteria di Stato dell’economia (SECO), ha avuto colloqui a Washington con il capo dello staff del rappresentante al commercio USA Jamieson Greer: un’occasione per sottolineare l’infondatezza delle “pratiche commerciali sleali” che gli USA attribuiscono a vari Paesi, fra i quali anche la Svizzera.

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Sei parlamentari USA in visita in Svizzera

SEIDISERA 19.03.2025, 18:00

  • Keystone

Va precisato che la visita della delegazione USA non era legata a contingenze particolari: almeno una volta l’anno, infatti, parlamentari statunitensi giungono in Svizzera per uno scambio di vedute. Che dire però dei dazi doganali lanciati dal capo della Casa Bianca? “So che alcuni” li “definiscono come poco amichevoli, ma io parlerei piuttosto di” un “atteggiamento deciso”, risponde ai microfoni di SEIDISERA Bill Huizenga, rappresentante repubblicano del Michigan, il quale sottolinea la “forte relazione economica” fra Stati Uniti e Svizzera, ma parla anche di “scambi commerciali problematici con alcuni Paesi” che, a detta sua, “li strumentalizzano poi politicamente”.

La Svizzera, intanto, ha nei confronti degli USA un saldo commerciale positivo: ossia, esporta più di quanto importa. Un dato, questo, che espone la Confederazione a possibili contromisure da parte di Washington. “Alla fine anche noi come Paese dobbiamo trovare le migliori soluzioni per noi”, osserva per parte sua Donald Norcross, rappresentante democratico del New Jersey. Secondo lui “focalizzarsi sui dazi è limitante, anche se potrebbero esserci delle conseguenze”. Norcross sottolinea però che “gli Stati Uniti sono comunque un amico della Svizzera”.

Domani la delegazione statunitense farà tappa a Ginevra, dove incontrerà l’ambasciatore svizzero presso le Nazioni Unite Jürg Lauber e dei rappresentanti del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR).

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