Svizzera

Svizzera fanalino d'Europa per le aree protette

L'associazione BirdLife critica l'immobilismo elvetico nel designare superfici dove la biodiversità è preservata - Il richiamo all'obiettivo del 30%, ora siamo al 10,8% di territorio

  • 19 maggio 2023, 16:15
  • 8 luglio 2023, 08:16
Un picchio nero, simbolo di biodiversità

Un picchio nero, simbolo di biodiversità

  • Keystone
Di: ATS/Spi 

Da oltre un decennio la Svizzera marcia sul posto nella designazione di nuove aree protette per la bioversità. Ed è un immobilismo a un livello piuttosto basso, visto che queste superfici rappresentano solamente il 10,8% del territorio elvetico. Lontanissimi quindi dalla media europea che è del 26,4%,

La strigliata arriva dall'Associazione svizzera per la protezione degli uccelli BirdLife Svizzera (ASPU) che, insieme ad altre organizzazioni, ha chiesto venerdì al Parlamento di porre fine a questa situazione di stallo. Nel comunicato odierno, BirdLife cita come esempio più recente il rifiuto della Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati di valutare il controprogetto indiretto all'iniziativa sulla biodiversità.

Il richiamo al Parlamento

Il Consiglio nazionale aveva inserito questo aspetto dei territori protetti nella revisione della legge sulla protezione della natura e del paesaggio, prevedendo un collegamento delle zone protette attraverso dei "corridoi verdi", abbandonando tuttavia gli obiettivi in merito a tali superfici. Il Consiglio degli Stati deciderà sul progetto di legge nella prossima sessione estiva.

In vista della prossima domenica, giornata della rete europea "Natura 2000", Birdlife critica il fatto che la Svizzera sia lontana dall'obiettivo internazionale del 30% di aree protette entro il 2030. Trentuno anni fa, l'UE ha adottato la direttiva Habitat per una rete efficace di aree protette.

Una lista che fa arrossire

L'organizzazione critica anche il fatto che le aree esistenti sono anche poco curate. L'ultimo rapporto sulle performance ambientali dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), ad esempio, mostra che la "lista rossa" della Svizzera è una delle più lunghe tra le nazioni industrializzate. Il rapporto sostiene che più di un terzo delle specie e metà degli habitat sono in pericolo o minacciati di estinzione. Secondo Birdlife, l'obiettivo del 1998 di ridurre il numero di specie presenti nella lista rossa dell'1% all'anno entro il 2020 è stato "abbandonato senza esitare".

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