Lo scettiscismo degli svizzeri nei confronti dell’Unione europea aumenta ancora. Oggi, stando allo studio “Sicurezza 2017” dell’Accademia militare e del Center for Security Studies del Politecnico federale di Zurigo, solo un terzo della popolazione sarebbe favorevole ad un avvicinamento politico tra Berna e Bruxelles. Una netta maggioranza (81%) auspica invece una maggior collaborazione a livello economico.
Lo studio, realizzato dal 1999, rileva che a fine anni Novanta il 70% degli interrogati erano favorevoli a maggiori relazioni politiche con l’UE. Oggi sono solo il 31%. Le persone favorevoli ad un’adesione della Confederazione all’Unione sono solo il 15%.
Il documento sottolinea pure che per il 93% degli intervistati il sentimento di sicurezza in Svizzera è cresciuto ma oltre il 90% ritiene che vada aumentata la lotta al terrorismo e agli estremismi. Fondamentalmente gli svizzeri ritengono buone autorità e istituzioni nazionali (al contrario quelle estere sono meno apprezzate): la polizia beneficia di un tasso di apprezzamento di 7,9 punti su 10, i tribunali di 7,4, il Consiglio federale di 7,1, l’esercito di 6,5. La neutralità del Paese è sostenuta quasi all’unanimità.
ATS/Swing