Tanto folklore e un solo re

La Festa federale di lotta svizzera e giochi alpestri questo weekend a Pratteln ha celebrato i valori tradizionali della Confederazione con incontri tra marcantoni coi pantaloni di juta, jodel, corni delle Alpi, costumi tradizionali e lancio della pietra di Unspunnen. Il tutto in una cornice di pubblico raggiante di oltre 400'000 persone, con più di 50'000 spettatori sempre presenti nell'arena.

Alla fine a trionfare è stato un lottatore "piccolo": il 25enne lucernese Joel Wicki, alto "solo" 1 metro e 83, che è stato incoronato nuovo re dello Schwingen. È riuscito a interrompere la supremazia dei giganti bernesi, vincitori degli ultimi quattro titoli, e a riportare il titolo nella Svizzera centrale dopo 36 anni.

Anche questa edizione del maggiore evento sportivo nazionale ha confermato che a dominare sui ring di segatura sono sempre i lottatori svizzerotedeschi. I romandi hanno conquistato 3 corone su 44.

Nei discorsi ufficiali si è andati oltre gli aspetti folcloristici e legati alla tradizione. Si è parlato di innovazione, di altre culture e degli sforzi per contagiare anche la Svizzera italiana con la passione per Schwingen, Hornussen e Steinstossen.

Il Ticino vivrà la sua prima festa cantonale di lotta svizzera il prossimo 17 settembre a Cadenazzo, dopo che l'associazione cantonale (ATLS) è stata ufficialmente accettata quale nuovo membro dall'assemblea dell'Associazione di lotta della Svizzera centrale nel 2019 a Erstfeld. Nel suo discorso davanti al pubblico di Pratteln il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha invitato tutti i presenti (lottatori e pubblico) a varcare le Alpi per assistere all'evento.