Gli assicuratori malattia nel campo delle complementari sono più trasparenti e corretti, ma alcune irregolarità - anche gravi - persistono. È quanto sostiene la FINMA(l’autorità di vigilanza su mercato finanziario svizzero): “Controlli in loco, ad esempio, mostrano che molti prezzi di mercato si collocano ancora decisamente al di sopra dei prezzi di riferimento interni”, si legge nella nota diffusa giovedì. “Colpisce in particolare il livello in parte ancora eccessivo degli onorari dei medici”. Un altro problema è che alcune prestazioni mediche vengono ancora conteggiate due volte, sia attraverso l’assicurazione di base che nella complementare.
Positivo invece il raffronto con il 2020, quando la FINMA aveva constato che le fatture emesse per le complementari non erano chiare e che venivano richiesti importi eccessivi. Nel frattempo sono stati compiuti “notevoli progressi”, che hanno permesso di stabilizzare i prezzi e i premi negli ultimi anni.
Altro punto dolente sono le marcate differenze tra i costi conteggiati dei vari fornitori di prestazioni, che non sono sempre spiegabili: in alcuni casi gli assicuratori hanno stipulato con gli ospedali contratti per prezzi che vanno ben oltre i valori di riferimento giustificabili. Per esempio, da un controllo sul posto, è emerso che un assicuratore aveva calcolato un prezzo di riferimento di 191 franchi sulla base di un modello di valutazione proprio per prestazioni alberghiere a notte nel reparto semi-privato di un ospedale; la società si era poi accordata con il nosocomio per un prezzo di 855 franchi.
L’autorità si aspetta ora che vengano eliminate le “gravi irregolarità”: se queste dovessero persistere, la FINMA si vedrà costretta a ordinare “misure più drastiche e ad ampio raggio nei confronti degli assicuratori interessati”. Che saranno tenuti d’occhio.
I morosi di cassa malati
Il Quotidiano 10.01.2025, 19:00