TikTok e la pericolosa sfida del paracetamolo

Ingerire paracetamolo in quantità tali da finire in ospedale e rimanervi il più a lungo possibile: questa è la nuova sfida di TikTok, partita dagli Stati Uniti, che ha messo in allarme le autorità sanitarie di diversi cantoni. Il paracetamolo, farmaco diffusissimo e venduto anche sotto il nome di Dafalgan senza ricetta medica, se assunto in grandi quantità può provocare gravi danni epatici e persino rendere necessario il trapianto del fegato.

“Abbiamo preso questa sfida molto sul serio. Perciò abbiamo avvisato le farmacie, che lo vendono, e l’opinione pubblica, affinché i genitori facciano attenzione”, spiega ai microfoni della SSR il medico cantonale vodese Karim Boubaker.

Ma quali sono i segnali che devono mettere in allarme amici e parenti? “Soprattutto il comportamento dei giovanissimi: se un ragazzo va in farmacia o chiede del paracetamolo bisogna allarmarsi. Ancor di più se appaiono sintomi come dolori addominali e malessere generale”.

Per ora non si sono registrati ricoveri in Svizzera dovuti alla sfida di TikTok. L’informazione delle autorità sanitarie ha uno scopo preventivo, vista la grande diffusione del farmaco e la popolarità della rete sociale tra i più giovani.

“Al momento non abbiamo avuto nessuna segnalazione di casi in Ticino, né abbiamo riscontrato nella nostra pratica di tutti i giorni delle richieste superiori alla norma, o che possano presupporre un utilizzo non corretto di questo farmaco,” ha affermato Federico Tamò, portavoce dell’Ordine dei farmacisti del Ticino, ai microfoni del Telegiornale.

Il farmacista cantonale ha sottolineato l’importanza di continuare a seguire le buone prassi di dispensazione dei farmaci, raccomandando di valutare attentamente la conoscenza del paziente e la modalità d’uso.

Le overdose di paracetamolo non sono però una novità: uno studio del Politecnico federale di Zurigo ha evidenziato come le intossicazioni siano raddoppiate in meno di 15 anni. Olivier Noghero, primario dell’Hôpital du Jura, ha avvertito che il fegato è il primo organo a soffrire in caso di sovradosaggio, con il rischio di epatite fulminante che può richiedere un trapianto urgente.