La giustizia basilese potrà indagare sull'ex consigliere nazionale Christian Miesch (UDC/BL). Le competenti commissioni si sono decise a questo passo, alquanto raro, per 5 voti a 3. Il democentrista è sospettato di corruzione passiva e di accettazione di vantaggi nella sua qualità di segretario dell'intergruppo parlamentare Svizzera-Kazakistan.
Quale segretario dell'intergruppo parlamentare Svizzera-Kazakistan, Miesch avrebbe emesso a carico dell'ex ambasciatore Thomas Borer, che lavorava quale lobbista per il Ministero della giustizia del Kazakistan, una fattura di 4'635 franchi per aver presentato un'interpellanza.
Miesch ha spiegato ai commissari di aver presentato di sua iniziativa l'interpellanza in questione e ha affermato che al riguardo nessun lobbista si era messo in contatto con lui. Nel marzo del 2015, Miesch ha inoltre annunciato che non si sarebbe ricandidato per il Consiglio nazionale. Ha tuttavia svolto il compito di segretario dell'intergruppo parlamentare ancora fino al 2017. Per questa ragione egli ha ritenuto giustificato fatturare le sue spese, relative fra l'altro a viaggi in veste di segretario.
Nel frattempo, il Ministero pubblico della Confederazione ha avviato un'indagine anche contro l'ex ambasciatore svizzero Thomas Borer, a sua volta sospettato di corruzione attiva e concessione di vantaggi.
ATS/Swing