Si dice spesso che i Verdi-liberali sono un partito prevalentemente urbano, ma è a Frutigen, nell'Oberland bernese, che incontriamo Jürg Grossen. 54 anni, presidente del PVL dal 2017.
Ama paragonare la politica alla sua altra grande passione: lo sport. "Prendo la politica in modo molto sportivo. Nello sport si impara a vincere, a perdere, che ci possono essere dei momenti duri, che bisogna superare delle resistenze. Qualità importanti anche per fare politica", ci dice appena sceso dalla sua mountain bike. La campagna elettorale è ormai entrata nel vivo, i sondaggi indicano che l'onda verde sembra essersi esaurita, ma per Jürg Grossen il suo partito può ancora guadagnare terreno. "Tutti i sondaggi - afferma - indicano che i verdi-liberali crescono, è così da 5 anni, siamo convinti che l'onda verde non si è del tutto esaurita. Secondo noi è importante che la protezione del clima avvenga con, e non contro l'economia. È una posizione liberale che sembra ottenere un forte sostegno nella popolazione".
Unico partito chiaramente a favore di un accordo quadro con l'Unione europea, i Verdi-liberali si definiscono nei temi che riguardano la socialità e la sanità un partito di centro. Obiettivo in vista del 22 ottobre, ci dice Jürg Grossen, continuare la crescita registrata negli ultimi anni in praticamente tutti i cantoni e raggiungere il 10 per cento dei consensi a livello nazionale.