Svizzera

"Troppi prodotti creano dipendenza"

Secondo Dipendenze Svizzera lo Stato deve intervenire maggiormente nella lotta contro gli articoli contenenti sostanze psicoattive

  • 4 febbraio 2020, 07:02
  • 9 giugno 2023, 21:45
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Notiziario 5.00 del 04.02.2020 - Dipendenze sempre più diffuse

RSI Info 04.02.2020, 07:03

  • keystone
Di: ATS/PSo 

Il proliferare di prodotti contenenti tabacco e cannabis preoccupa Dipendenze Svizzera. L’organizzazione ritiene particolarmente inquietanti le campagne di marketing “spesso aggressive” e la mancanza di un intervento da parte dello Stato nella lotta a queste sostanze.

Secondo l’ultimo panorama sulle dipendenze pubblicato oggi, martedì, l’associazione sostiene che i problemi maggiori derivino dalla proliferazione "sconcertante e abbagliante" di marche e sapori che attualmente caratterizzano gli articoli che creano assuefazione.

A preoccupare particolarmente Dipendenze Svizzera, sono le sigarette elettroniche, il tabacco per uso orale e le gomme da masticare alla nicotina, oltre a unguenti, birra e oli essenziali derivanti da cannabis legale, i cocktail già pronti e gli alcolici. A questa lista si aggiungono pure il gioco d’azzardo online e l’iperconnettività a internet.

Nel suo rapporto, Dipendenze Svizzera lancia anche una dura critica alle autorità politiche, colpevoli di “non avere una visione globale in merito alla varietà di nuove sostanze psicoattive presenti sul mercato”.

Il direttore Grégoire Vittoz ha parlato della necessità dello Stato di dotarsi di mezzi per valutare e regolamentare maggiormente il commercio, criticando aspramente il marketing “aggressivo” destinato ai giovani. “Non vogliamo pubblicità per i prodotti a base di tabacco e auspichiamo che venga rimessa in discussione anche quella degli alcolici”, ha dichiarato.

Nel suo studio, l'organizzazione spiega che “i problemi legati a dipendenze provocano ogni anno oltre 11'000 decessi in Svizzera, di cui la maggior parte a causa del consumo di tabacco. Senza contare i costi, pari a 14 miliardi di franchi”.

Il rapporto constata pure un aumento dei bevitori cronici tra le persone oltre i 65 anni, così come un incremento del consumo saltuario a rischio per tutte le fasce d'età. Una problematica, questa, che riguarda anche le giovani donne: la quota è passata dal 12% del 2007 al 24% del 2017.

Per quanto concerne il consumo di droghe illegali, invece, il rapporto mostra che la situazione è rimasta sostanzialmente stabile: preponderante rimane il commercio di cannabis, mentre il consumo di ecstasy e cocaina nelle grandi città elvetiche si conferma più elevato rispetto a simili località europee. Le vendite di farmaci analgesici e oppiacei sono in costante aumento.

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Dipendenze Svizzera, troppi prodotti pericolosi

Telegiornale 04.02.2020, 13:30

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