Dopo il matrimonio forzato fra UBS e un Credit Suisse in grave crisi, collaboratrici e collaboratori del nuovo colosso bancario s'interrogano sul loro futuro professionale. Stando alla stampa domenicale, potrebbero essere a rischio decine di migliaia di impieghi.
Tagli importanti per Credit Suisse
Telegiornale 02.04.2023, 20:00
Secondo la SonntagsZeitung, che si appoggia a fonti interne a UBS, potrebbe venir soppresso a livello globale il 20-30% dei posti di lavoro, pari a 25-36 mila impieghi su 120 mila. In Svizzera verrebbero sacrificati 11 mila posti. Si tratta di un taglio ben superiore a quello che prevedeva il Credit Suisse nel suo programma di risparmi. Secondo il domenicale, una situazione di monopolio potrebbe verificarsi solo nella clientela commerciale.
Il marchio Credit Suisse, secondo il Sonntagsblick, dovrebbe invece essere preservato per i prossimi 3-4 anni prima di scomparire dopo oltre 160 anni di esistenza. Questa informazione è l'unica che è filtrata finora in merito ai particolari dell'operazione, ha sottolineato il foglio zurighese. Per motivi giuridici, UBS non si sbottona su come raggrupperà le unità del gruppo. La separazione delle attività svizzere di Credit Suisse è argomento di riflessione, benché UBS non consideri attrattiva questa variante.
A detta della SonntagsZeitung, è solo fra 8 settimane, quando UBS avrà accesso a tutte le informazioni, che il management potrà decidere fra ciò che resta da ciò che invece verrà scorporato.
Notiziario ore 10, 02.04.2023
Notiziario 02.04.2023, 10:14
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Salvataggio Credit Suisse: le responsabilità della politica
RSI Info 24.03.2023, 17:55
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