Joe Biden ha vinto le elezioni statunitensi. Una notizia che non ha lasciato indifferente il mondo economico svizzero. Infatti, il senatore democratico del Delaware conosce un po’ la Confederazione, per i progetti e le visite a Davos quando era vicepresidente sotto l’Amministrazione Obama. Questo fa ben sperare gli imprenditori svizzeri, anche perché le relazioni commerciali ed economiche con gli Stati Uniti sono, da ormai 20 anni, in continua crescita.
Un ritratto di Joe Biden
Telegiornale 07.11.2020, 21:00
La buona notizia è che è finita l’incertezza, spiega Jan Atteslander, responsabile dei temi di politica estera in seno a Economiesuisse. Col cambio di amministrazione andranno però persi tutti i contatti allacciati con i collaboratori di Donald Trump, ma questo, ci dice, non lo spaventa: “Biden conosce la Svizzera e le sue particolarità, perché da vicepresidente è stato più volte al WEF di Davos. Non solo, proprio quando era in carica, il Governo americano ha avviato collaborazioni con la Svizzera su formazione e tecnologia. Da qui si può ripartire”.
Con Donald Trump, che amava i “deal”, gli affari, molti imprenditori svizzeri speravano in un accordo di libero scambio, per facilitare i commerci. Ora i piani finiranno nel cassetto? “Tutt'altro – ci risponde Atteslander –. Proprio perché negli ultimi decenni i rapporti economici tra Svizzera e Stati uniti sono cresciuti fortemente, sia sotto presidenti repubblicani sia democratici, un accordo di libero scambio è sempre più nell'interesse anche degli americani”.
Cosa aspettarsi dal nuovo presidente USA?
Telegiornale 07.11.2020, 21:00
Sempre più aziende svizzere crescono e si insediano negli Stati Uniti, offrendo posti di lavoro ben pagati. La Confederazione negli USA oramai è il settimo maggior investitore in assoluto. Allo stesso tempo i colossi americani, come Google o Johnson&Johnson, hanno sedi importanti in Svizzera. “La Svizzera ha quindi un enorme interesse che l'economia americana vada bene in generale – continua l’esperto di Economiesuisse –, non solo nei rapporti con l'economia elvetica”. A corto termine, continua Atteslander, è importante che Biden riesca a arginare la pandemia, “poi sarebbe buona cosa se trovasse una buona soluzione ai conflitti commerciali con la Cina e altri paesi”.
Economisuisse spera infine che con il nuovo presidente, Washington smetta di bloccare l’operato dell’Organizzazione mondiale del commercio, un ente rilevante per i paesi che hanno forti interessi economici a livello globale, ma meno peso politico. Proprio come la Svizzera.
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