Visti i pareri divergenti degli psichiatri, il Tribunale federale ha annullato la condanna all'internamento a vita pronunciata nei confronti dell'uomo che, nel maggio del 2013, uccise una 19enne nei pressi di Payerne. Ha però confermato l'ergastolo.
L'imputato aveva inoltrato ricorso contro il verdetto emesso nel 2016 dalla Corte d'appello del Tribunale cantonale vodese, che aveva confermato la decisione presa in primo grado.
Punito già nel 2000 con 20 anni di carcere per il sequestro, lo stupro e l'assassinio dell'ex compagna, l'individuo aveva ottenuto la libertà provvisoria e fu durante quel periodo che conobbe la giovane Marie, sua futura vittima.
ATS/dg