Il 54,4% degli impiegati d'ufficio dichiara di sentirsi spesso sotto pressione, uno stato di tensione che è invece costante per il 15,4% del campione e che risparmia solo il 6,2% degli interpellati, come risulta dai dati del sondaggio pubblicati lunedì dall'Unia.
Dall'indagine, svolta lo scorso autunno e per la quale sono state interrogate 586 persone, (il 65% donne), emerge inoltre che questa situazione ha ripercussioni negative sia fisiche che psichiche. Spossatezza, nervi a fior di pelle, demotivazione sono le conseguenze più frequenti. Appare poi che nella metà delle ditte prese in considerazione prevenzione e gestione della salute non sono all'ordine del giorno.
Il sindacato s’appoggia su questi elementi per ribadire la sua opposizione alle due iniziative parlamentari che mirano ad ammorbidire le norme di legge riguardanti la durata del tempo di lavoro e il modo di controllarla.
ATS/dg