L'energia utilizzata in Vallese entro il 2060 dovrà provenire da fonte rinnovabile e locale. E' quanto prevede la strategia energetica cantonale, sia con misure di incitamento vincolanti. Obbiettivi intermedi sono già stati prefissati per il 2035.
Il consigliere di Stato vallesano Roberto Schmidt
Quindi la strategia energetica del Vallese sarà autarchica? "Tutt'altro", assicura il consigliere di Stato PPD, Roberto Schmidt, "Il Vallese non vuole vivere in autarchia. Al contrario: esporteremo sempre energia per contribuire all'approvvigionamento della Svizzera e dell'Europa, e per garantire la stabilità della rete distributiva tramite le nostre dighe".
Il Gran Consiglio si è fissato come obbiettivo di trasferire in mani vallesane almeno il 60% dell'idroelettrico con il rinnovo delle concessioni delle dighe. Ma ciò non basterà secondo il capo del Dipartimento delle finanze e dell'energia, ad assicurare un 100% d'energie rinnovabili locali. D'altra parte sarà comunque necessario una riduzione dei consumi di un terzo rispetto al 2015 già nel 2035.
Da notare che Roberto Schmidt, a seguito della catastrofe di Fukushima, presentò nel 2011 da consigliere nazionale la mozione accettata dalle Camere federali per un'uscita progressiva della Svizzera dal nucleare.
Indipendenza energetica cantonale
Il Quotidiano 30.04.2019, 21:00