Solo il 15% dei migranti in Svizzera da tre anni trova oggi lavoro. Partendo da questa constatazione, ricercatori in scienze politiche del Politecnico di Zurigo hanno sviluppato un algoritmo per la ripartizione dei profughi fra i cantoni, che, se applicato, permetterebbe secondo loro di aumentare il tasso degli occupati fino al 26%.
Richiedenti l'asilo e stranieri ammessi provvisoriamente, infatti, hanno il diritto di cercare un impiego solo nel cantone al quale sono stati assegnati dalla Confederazione sulla base di criteri demografici e di equità, ma le opportunità variano fortemente da una regione all'altra.
Guardando caratteristiche individuali dei singoli tiene inoltre conto di criteri come la regione linguistica, la presenza sul territorio di reti delle etnie interessate e i bisogni di manodopera nel settore agricolo.
Gli iracheni, per esempio, avrebbero ad esempio buone chance di trovare un lavoro nei cantoni di Vaud o Zurigo, che offrono inoltre possibilità d'impiego relativamente buone anche per le donne dello Sri Lanka, perché in entrambe le regioni vivono comunità piuttosto importanti di srilankesi.
pon/ATS