Il primo camion per consegne a idrogeno da 40 tonnellate, progettato in Svizzera, è stato presentato martedì a Ginevra. È frutto di una collaborazione tra la Fondazione Nomads, che mette in relazione vari partner per favorire lo sviluppo di progetti ecosostenibili, e quattro aziende: Migros, che vuole ridurre la sua impronta di carbonio, lo sviluppatore di sistemi di propulsione elettrica-idrogeno GreenGT, i Services industriels de Genève (SIG) e il gruppo specializzato in mezzi pesanti LARAG.
Insieme hanno dato vita al progetto GoH! (Génération Hydrogène) nato nel 2019 per creare la prima filiera completa dell'idrogeno per la mobilità in Svizzera. L'energia utilizzata per il funzionamento del camion sarà locale e sostenibile. SIG investirà dai 20 ai 30 milioni di franchi per produrre, entro il 2024-2025, idrogeno tramite elettrolisi dall'incenerimento dei rifiuti. Un progetto simile a quello che in Ticino sarà realizzato a Giubiasco dall'Azienda cantonale dei rifiuti e dall'Azienda elettrica ticinese.
Il mezzo è alimentato da un propulsore elettrico-idrogeno. Con una potenza di 500 cavalli, ha un'autonomia di 600 chilometri. Emette meno di un litro d'acqua per chilometro sotto forma di vapore a 80 gradi, molto meno dei 150 gradi emessi da un'automobile.
Il prototipo del camion è costato più di un milione di franchi. "Il prezzo di vendita sarà da due a tre volte superiore a quello di un camion diesel. Ma questo costo aggiuntivo sarà compensato dal prezzo più basso dell'idrogeno", ha spiegato Jean-François Weber, direttore generale di GreenGT che ha sviluppato la pila a combustibile.
L’arcobaleno dell’idrogeno
RSI Info 24.05.2022, 12:20
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"È la prima volta che questa tecnologia viene utilizzata per un veicolo da 40 tonnellate", ha dichiarato Jean-Luc Favre, presidente della Fondazione Nomads, alla presentazione che si è svolta nell'ambito della 23a edizione della Conferenza europea sulla transizione energetica, in corso a Ginevra fino a giovedì.