La calamità che ha colpito Bondo potrebbe ripetersi in numerosi punti della Svizzera. È quanto rileva la SonntagsZeitung, nell'edizione odierna, sottolineando che solo nella regione alpina un centinaio di pareti rocciose e di pendii viene monitorato 24 ore su 24 da dei sensori. La testata afferma però che solo una parte delle pareti a rischio è conosciuta.
Il Governo - riferiscono Zentralschweiz am Sonntag e Ostschweiz am Sonntag - ha peraltro riconosciuto lacune nella gestione dei rischi in un rapporto pubblicato in questo mese. Mentre i pericoli di inondazioni, di incendi forestali e di valanghe sono stati ben documentati, non esistono dati comparabili circa gli smottamenti di terreno nei torrenti.
Christoph Graf, ricercatore dell'Istituto federale di ricerca sulla foresta, la neve e il paesaggio (WSL), lancia quindi per parte sua, sulle colonne del Sonntagsblick, un appello per un maggiore impegno in materia di politica climatica.
Red.MM/ARi
RG 12.30 del 27.08.17 - Maria Jannuzzi in studio con Gabriele Bohrer
RSI Info 27.08.2017, 16:07
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