Da oggi 1° febbraio non c’è più scampo: per viaggiare sulle autostrade elvetiche bisogna essere in possesso della vignetta 2024, non importa se adesiva o elettronica. Ma per chi ha scelto la versione digitale, come comportarsi se non si è più che sicuri di averla già comprata? Il rischio è dunque quello di effettuare un doppio acquisto per la stessa targa (il nuovo contrassegno è infatti legato a quest’ultima, non al veicolo).
Le opzioni sono soltanto due: ritrovare tra le proprie e-mail la ricevuta di acquisto (che viene recapitata unicamente se si indica l’indirizzo di posta elettronica) oppure effettuare una verifica del proprio numero di targa sulla piattaforma della Confederazione, che è però possibile solo se nella procedura di acquisto viene selezionata la casella “visibile al pubblico”.
Nel momento in cui sul portale online si compra la vignetta digitale, il sistema non effettua infatti alcuna verifica per stabilire se il numero di targa indicato ne sia già provvisto. L’utente non riceve quindi alcun avviso, riuscendo ad acquistare (inutilmente) anche più di un contrassegno elettronico.
Prima di tutto, la protezione dei dati
“È una questione di protezione dei dati, in quanto l’acquisto della vignetta deve avvenire in modo anonimo, senza che venga effettuato un tracciamento”, ci dice Nadia Passalacqua, portavoce dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).
La versione digitale del contrassegno elettronico, lo ricordiamo, è stata introdotta lo scorso 1° agosto attraverso una prima piattaforma online. Una piattaforma che è però destinata a essere ulteriormente sviluppata: “Sono attualmente in corso misure di ottimizzazione”, assicura Passalacqua, spiegando che in futuro sarà visualizzato un tentativo di acquisto se una targa è già registrata.
Fatto sta che allo stato attuale resta il rischio di effettuare un doppio acquisto. E in caso che questo accada, è possibile ottenere un rimborso da parte della Confederazione. Ma soltanto se si è in grado di dimostrare l’errore: è infatti necessario fornire la ricevuta di pagamento (quella che si ottiene solo indicando il proprio indirizzo e-mail oppure evitando di cancellare la cronologia di Internet sul proprio computer).
Non sono disponibili cifre sugli acquisti doppi trattati dall’UDSC, ci fa sapere la portavoce, sottolineando che “di tanto in tanto” ne sono avvenuti. Sono comunque al vaglio “misure di ottimizzazione per evitarli il più possibile”.
Oltre due milioni di vignette elettroniche
La vignetta elettronica è molto richiesta, come mostrano i dati degli ultimi mesi. Quella per il 2024 è disponibile dallo scorso 1° dicembre, quando in meno di ventiquattro ore ne erano state vendute oltre 100’000 (con 2’200 esemplari emessi prima dell’una di notte). A causa delle molte richieste, non erano mancati i problemi tecnici. Nel frattempo, fino a ieri (31 gennaio) sono stati acquistati oltre due milioni di contrassegni digitali.
In genere, ogni anno in Svizzera sono vendute circa 10,5 milioni di vignette. “Prevediamo che nel 2024 - afferma Passalacqua - il 40-50% degli acquirenti opterà per quella elettronica”.
“L’esperienza - continua - dimostra che la metà delle vignette è venduta tra dicembre e l’inizio di febbraio, mentre il resto è distribuito su tutto l’anno, soprattutto per i veicoli immatricolati all’estero”.
I fornitori terzi col supplemento
Il portale ufficiale della Confederazione per la vignetta elettronica si trova all’indirizzo www.e-vignette.ch, dove l’acquisto avviene per quaranta franchi. Ma è sufficiente effettuare una ricerca su Google per finire su pagine di fornitori terzi che vendono il contrassegno digitale con un supplemento, facendolo pagare anche cinquanta franchi. Si tratta di una pratica consentita, osserva la nostra interlocutrice.
Ma l’UDSC consiglia l’acquisto tramite la piattaforma della Confederazione. “Per la distribuzione della vignetta elettronica, l’UDSC non ha un partner ufficiale: non è necessario, perché il processo di registrazione è semplice e veloce. Gli acquisti possono essere effettuati in qualsiasi momento, su computer o smartphone, dalla Svizzera o dall’estero, allo stesso prezzo” sottolinea Passalacqua. E conclude, mettendo in guardia da possibili frodi: “Qualora venissero scoperti siti fraudolenti, l’UDSC si impegna a ricorrere a tutte le vie legali”.
La nuova vignetta autostradale digitale: vademecum
SEIDISERA 25.01.2024, 18:34
Contenuto audio
Piace già la nuova vignetta elettronica
Il Quotidiano 02.08.2023, 19:00