Svizzera

Un'estate molto molto anomala

Record di precipitazioni – Temperature sotto la media – E c’è anche il pericolo di valanghe

  • 16 luglio 2021, 16:26
  • 20 novembre, 20:02
Il bel tempo stabile è all'orizzonte

Il bel tempo stabile è all'orizzonte

  • Keystone
Di: Diem 

L’estate 2021 passerà di certo agli annali della Svizzera a causa dell’elevato numero di situazioni meteorologiche fuori dalla norma che si sono sommate in luglio. Ma, assicura MeteoSvizzera, il bel tempo è arrivato e riserverà una serie di giornate con indicazione stabile “in prevalenza soleggiato e caldo”. Intanto però in tutto il paese, per la prima volta dal 2014, si è registrato uno scarto negativo delle temperature in piena estate. In quota le condizioni non sono proprio ideali. Il limite di zero gradi si trova a circa 3’000 metri e al di sopra dei 3’500 circa, tra giovedì e venerdì, sulla cresta settentrionale delle Alpi è nevicato in abbondanza.

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Al nord delle Alpi è già stato stabilito un primato storico per quanto riguarda le precipitazioni: dall’inizio delle misurazioni non c’era mai stato un periodo a cavallo tra giugno e luglio con tanta acqua come quella caduta tra il 21 giugno e la metà di luglio di quest’anno. In gran parte della Svizzera tedesca si sono avute piogge senza precedenti negli ultimi 70 anni con conseguente pericolo di esondazione dei fiumi e dei laghi in tutta l’area compresa tra Zurigo e Bienne. In diverse località romande, come evidenziato da una analisi di RTS, ha piovuto tanto che si è superata la somma dell’acqua caduta dal cielo nei cinque anni precedenti.

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Ma anche al sud non si è scherzato con temporali molto violenti, accompagnati da venti tempestosi fino in pianura e chicchi di grandine che si vedono solo ogni 10-20 anni. A Robiei l’altro giorno è stato stabilito il record di precipitazioni per il mese di luglio con 92 litri in 6 ore.

A rendere ancora più strana la situazione si aggiunge anche l’allerta valanghe diramata dall’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF valida fino a venerdì. Sulla cresta settentrionale delle Alpi dal Vallese a Glarona, al di sopra dei 3'200 metri, c’è un pericolo distacco di masse di neve asciutta di grado 3 (marcato). Soprattutto dalla regione dell’Aletsch alle Alpi urane sono previsti distacchi spontanei che in alcuni punti potranno assumere grandi dimensioni. Sotto i 3'200 metri sono invece attese piccole valanghe bagnate.

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