Svizzera

Vaud, presa d’ostaggi: l’assalitore è stato ucciso

La polizia a tarda sera ha deciso di entrare di forza nel treno bloccato. L’uomo ha reagito brandendo un’ascia contro gli agenti che hanno aperto il fuoco. Ignoti i motivi del gesto

  • 9 febbraio, 06:05
  • 9 febbraio, 13:41
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RG 12.30 del 09.02.2024 La diretta di Lucia Mottini

RSI Info 09.02.2024, 13:41

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Nel canton Vaud, giovedì sera quindici ostaggi sono stati presi su un treno regionale Travys da Baulmes a Yverdon. La vicenda è durata circa quattro ore ore e si è conclusa con un attacco delle forze dell’ordine. Il sequestratore, un uomo di 32 anni armato di ascia, è stato ucciso, mentre le persone fatte prigioniere sono state rilasciate illese.

La presa di ostaggi era stata segnalata intorno alle 18.35, nei pressi di Essert-sous-Champvent. Si ritiene che l’autore fosse un richiedente asilo iraniano risiedente nel cantone di Neuchâtel. Stando a quanto ha dichiarato la polizia cantonale vodese in un briefing stampa a Yverdon-les-Bains, la sua identità deve ancora essere confermata dalle indagini in corso.

L’individuo in questione si era mostrato minaccioso, aveva appunto tra le mani un’ascia e un coltello e parlava farsi e inglese, ha aggiunto. Ha costretto il conducente a lasciare il suo posto e a raggiungere altri 14 passeggeri del convoglio in una carrozza. Queste quindici persone sono state trattenute nel treno alla fermata di Essert-sous-Champvent, con le porte chiuse. Secondo la polizia, alcuni sono stati legati.

La polizia è stata allertata dalle persone bloccate nel treno e una volta giunta sul posto il perimetro è stato immediatamente isolato e sono iniziate le trattative portate avanti dagli specialisti di negoziazione della polizia cantonale, in particolare attraverso i messaggi dei cellulari degli ostaggi”, ha spiegato Jean-Christophe Sauterel, responsabile della comunicazione della polizia vodese. È stato coinvolto pure un interprete di lingua farsi.

Circa sessanta agenti di polizia hanno preso posizione intorno al treno e. verso le 22.15, quasi quattro ore dopo l’inizio della presa di ostaggi, l’attacco è stato lanciato “in un momento in cui l’uomo era separato dai suoi ostaggi”, ha chiarito il portavoce. Sono stati usati esplosivi diversivi prima che la polizia intervenisse nel treno.

“Il sequestratore ha brandito l’ascia in direzione del gruppo di intervento e un agente di polizia ha usato la sua arma per proteggere gli ostaggi, colpendo mortalmente l’aggressore”, ha spiegato Sauterel. L’uomo è deceduto sul posto, nonostante la presenza di un medico nella squadra della polizia.

Per quanto riguarda gli ostaggi, sono stati tutti liberati incolumi e sono stati assistiti sul posto da un’unità medica prima di essere trasportati in autobus al Centro mobile della Gendarmeria di Yverdon, accompagnati dalle squadre di supporto alle emergenze (ESU). Lì si sono riuniti alle loro famiglie, che li stavano aspettando. È stata immediatamente allestita un’unità psicologica.

In questa fase dell’inchiesta penale aperta dalla Procura vodese, non sono stati accertati i motivi dell’uomo, né il suo stato psicologico”, ha dichiarato il procuratore Eric Kaltenrieder. Non si conosce ancora il punto in cui il sequestratore è salito a bordo del treno.

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Notiziario delle 06:00 del 09.02.2024

Notiziario 09.02.2024, 06:30

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