Svizzera

"Vedovi discriminati in Svizzera"

Secondo i giudici di Strasburgo in Svizzera vi è discriminazione di genere: contrariamente alle donne, agli uomini viene negata la rendita appena i figli sono maggiorenni

  • 11.10.2022, 14:39
  • 20.11.2024, 14:46
02:59

RG 12.30 del 11.10.2022 - "Vedovi discriminati in Svizzera" - La diretta di Alan Crameri

RSI Info 11.10.2022, 14:38

  • Ti Press
Di: RG/Alan Crameri/M. Ang. 

Ora è confermato in maniera definitiva: la Svizzera viola i diritti degli uomini rimasti vedovi, discriminandoli. Lo ha stabilito in ultima istanza la Grande Camera di Strasburgo, che fa applicare la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il motivo: contrariamente a quanto avviene con le donne, agli uomini viene negata la rendita appena i figli sono maggiorenni.

A questa sentenza si è arrivati per il ricorso di un signore appenzellese, rimasto vedovo nel 1994 dopo l'incidente in montagna di sua moglie. Per far crescere le due figlie (di 2 e 4 anni) aveva lasciato il proprio lavoro. E ha cominciato la sua battaglia legale nel 2010, quando dopo il compimento dei 18 anni della figlia minore aveva perso il diritto alla rendita di vedovanza... detto brutalmente: se fosse morto lui invece della moglie, nella stessa situazione, la famiglia avrebbe continuato a ricevere la rendita.

Se il vedovo appenzellese è arrivato a Strasburgo, è perché prima i giudici svizzeri gli hanno sempre dato torto. In Svizzera i tribunali avevano infatti difeso questa prassi, dicendo che il Parlamento, facendo la legge, aveva deciso coscientemente di trattare diversamente donne e uomini, con sullo sfondo l'idea che la donna avesse bisogno di più sostegno, perché non indipendente finanziariamente; questa è la realtà sociale, dicevano. Oggi però la Corte dei diritti dell'uomo ha detto che si tratta di discriminazione di genere.

Vuol dire che ora le rendite vanno adeguate. A corto termine l'Ufficio Assicurazioni Sociali dovrà fare in modo che le Casse di compensazione dell'AVS continuino a versare le rendite ai vedovi anche quando i figli superano i 18 anni. Non è però una modifica retroattiva. Va comunque adeguata la legge, e non è detto che la situazione migliori per gli uomini, potrebbe anche peggiorare per le donne. Per eliminare la disparità di trattamento - in realtà nota da anni - una deputata propone di versare una rendita per genitori fino al completamento della formazione iniziale del figlio più giovane (quindi a fine studi). Una proposta che, tra l'altro, prevede l'estensione dell'assicurazione superstiti ai non sposati. Anche questo sarebbe infatti un adeguamento ai tempi che cambiano, visto che un quarto dei bambini nasce al di fuori del matrimonio.

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