Virus, la Svizzera guarda al Governo

L'impatto dell'epidemia di coronavirus in Svizzera sarà ovviamente al centro della seduta del Consiglio federale in programma per oggi, venerdì. Ma in che direzione andranno le nuove disposizioni del Governo per arginare la propagazione della malattia? Le più recenti indiscrezioni giornalistiche si concentrano soprattutto su una possibile ordinanza tesa a permettere respingimenti alla frontiera.

Attualmente a chi attraversa la frontiera dall'Italia, senza disporre di un permesso di lavoro, può essere rivolta una raccomandazione a tornare indietro, ma non un formale divieto d'ingresso in Svizzera. Manca ancora infatti una base legale in questo senso. È quanto ha precisato l'Amministrazione federale delle dogane (AFD), mercoledì scorso, annunciando la chiusura in Ticino di nove valichi secondari e il convogliamento del traffico di frontiera attraverso quelli maggiori.

Un'ordinanza del Consiglio federale potrebbe quindi fornire la base legale necessaria al fine di bloccare al confine chi in entrata dall'Italia non ha un permesso di lavoro. Altri provvedimenti del Governo, ipotizzati per oggi, potrebbero inoltre vertere sui divieti già vigente per eventi di massa: per ora, a livello nazionale, sono interdette riunioni o manifestazioni con più di 1'000 partecipanti; la soglia critica potrebbe quindi essere abbassata a 300 persone.

Misure che avrebbero conseguenze anche per i lavori delle Camere ancora in corso. Agli uffici dei due rami del Parlamento, in vista della terza e ultima settimana di sessione, sono intanto state già informalmente rivolte proposte tese a far proseguire le sedute in modo più protetto: ad esempio con uno spostamento dei parlamentari in spazi più ampi.

RG/ARi

13.03.2020: Da Berna Fabio Storni