Una consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider che canta e balla con i trionfatori rossocrociati della discesa del Lauberhorn, ma il bilancio economico finale non è da urlo. La tre giorni di Wengen passa agli annali con un nuovo record di spettatori 80’000, 40’000 soltanto sabato per la gara clou vinta da Marco Odermatt.
“Meglio di così è impossibile”, dice il presidente del comitato organizzatore Urs Näpflin. E non è solo retorica. Più di così non si può. Un limite è posto dalla capacità di trasporto del trenino che porta in quota le migliaia di appassionati che vogliono vedere gli atleti saltare dall’Hundschopf. Siamo assolutamente al limite, ha riconosciuto Näpflin, ai microfoni del Radiogiornale, anche per quanto riguarda l’afflusso di gente la sera al villaggio per le premiazioni.
Un successo su tutta la linea, un budget aumentato a quasi 10 milioni di franchi. Eppure anche queste gare di Wengen si chiuderanno senza alcun guadagno per il comitato organizzatore. Com’è possibile?, si è chiesta la SonntagsZeitung. La risposta non sta solo nei costi maggiori derivanti dal tracciato più lungo in Coppa del Mondo e nemmeno nei diritti televisivi incassati in buona parte da Swiss Ski, ma piuttosto negli accordi con Cantone e Confederazione. Accordi che non solo prevedono l’aiuto indispensabile di 300 persone, tra soldati e membri della Protezione civile, ma anche una garanzia parziale sul deficit. La contropartita? Gli eventuali guadagni realizzati nel weekend di gare vengono detratti dal contributo statale e quindi, per quanto da record siano le cifre, i conti non possono che chiudersi in pareggio.
Wengen, le voci dei protagonisti
Telegiornale 18.01.2025, 20:00