La pista della gara maschile della Coppa del Mondo di Zermatt/Cervinia esce dai confini dell’area sciistica. È la conclusione della Commissione cantonale vallesana delle costruzioni (CCC), che vieta l’uso della larghezza extra. La gara potrà tenersi come stabilito.
Soltanto le reti di sicurezza “possono eccezionalmente essere tollerate” in questa zona per l’occasione, scrive la CCC. Questo “applicando il principio di proporzionalità e considerando il carattere provvisorio dell’evento”.
Dopo aver dovuto rinviare il suo viaggio una prima volta, la CCC ha potuto recarsi sul ghiacciaio del Teodulo a Zermatt per accertare i fatti, accompagnata da uno studio di ingegneria e di rilevamento. L’autorità sottolinea che la pista “inizialmente progettata dagli organizzatori si trovava interamente all’interno del comprensorio sciistico”. Sul posto, tuttavia, la pista battuta è risultata troppo larga lungo la zona di partenza della gara maschile.
Procedimento penale riservato
Dopo l’analisi, la CCC ha stabilito che il perimetro, situato in territorio svizzero e in cui sono state utilizzate le scavatrici, è al di fuori dell’area sciistica. Originariamente destinato a fornire l’accesso alla partenza delle donne (che si trova in territorio italiano), questo settore è precluso dall’uso, ha aggiunto l’autorità, precisando che i lavori sono stati interrotti.
A questo stadio, non è consigliabile procedere al ripristino del sito, in quanto la neve e il ghiaccio dovrebbero essere lasciati allo stato naturale. La CCC sottolinea che il procedimento penale è ormai riservato e non intende fornire ulteriori informazioni.
Gli organizzatori della gara prendono atto della decisione della CCC e rinunciano a fare appello, indicano in una nota. Tuttavia, precisano che le misurazioni GPS effettuate dal geometra indipendente del comune di Zermatt e degli impianti di risalita Zermatt Bergbahnen hanno dato risultati diversi da quelli della CCC.
Coppa del mondo di sci, indignazione per la pista di Zermatt
Telegiornale 25.10.2023, 20:30