Svizzera

Zurigo, pedofilo condannato a 4 anni e mezzo

Il Tribunale cantonale ha decretato una leggera riduzione della pena per il 33enne che ha confessato di aver assistito a un abuso online

  • 5 giugno 2023, 17:40
  • 4 agosto 2023, 10:08
Il pedofilo aveva concordato via Skype il prezzo con una donna filippina

Il pedofilo aveva concordato via Skype il prezzo con una donna filippina

  • keystone
Di: ATS/Spi

Un 33enne pedofilo svizzero è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere dal Tribunale Cantonale di Zurigo. Una pena inferiore alla sentenza di primo grado ottenuta grazie alla confessione. L'imputato aveva assistito a un abuso online su una bambina di 3 anni nelle Filippine.

Nel corso del processo d'appello, tenutosi la scorsa settimana, l'uomo - che aveva fino ad allora negato le accuse - ha improvvisamente confessato di aver commesso il reato e di aver pagato 170 dollari per assistere via Skype agli abusi perpetrati da una donna sulla piccola. Ciò gli è valso una leggera riduzione della pena: il tribunale distrettuale lo aveva infatti condannato nel 2019 a cinque anni e otto mesi di carcere.

In precedenza l'imputato aveva sostenuto che quelli a cui aveva partecipato online erano "giochi di ruolo", con attrici adulte, una delle quali era "di statura minuta" e depilata, ma non certo minorenne. La procura zurighese non era in possesso di prove che confermassero l'abuso avvenuto online, ma disponeva delle chat su Skype, in cui lo svizzero ha contrattato per diversi giorni con una donna filippina per definire il tipo di "spettacolo" e il prezzo. Gli inquirenti hanno inoltre trovato le istruzioni dettagliate che l'imputato ha fornito alla donna su come commettere gli abusi. Non è per contro stato possibile risalire all'identità della donna e della bambina.

Ammessi i fatti, l'imputato ha sostenuto che la causa scatenante, che lo ha spinto a ordinare un "abuso online", sono stati i suoi gravi problemi mentali, che gli procurerebbero dolori cronici.

Alla fine la Corte ha riconosciuto l'uomo colpevole di istigazione ad atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e di istigazione a atti sessuali con fanciulli.

La vicenda era venuta alla luce in seguito a una segnalazione fatta da FedPol alle autorità di Zurigo, che avevano proceduto a una perquisizione del computer dell'uomo. Oltre alle chat, la polizia ha trovato altro materiale pedopornografico e filmati con animali.

Notiziario delle 16.00 del 05.06.2023

Notiziario 05.06.2023, 16:06

Correlati

Ti potrebbe interessare