Territorio

I boschi del Mendrisiotto stanno meglio

Un anno fa avevano patito il prolungato periodo di siccità - Interventi mirati hanno portato i loro frutti

  • 9 agosto 2023, 07:24
  • 15 settembre 2023, 11:50

Boschi del Mendrisiotto, a un anno dalla siccità

SEIDISERA 08.08.2023, 18:29

  • © Ti-Press / Pablo Gianinazzi
Di: Seidisera/AlesS

Un anno fa i boschi del Mendrisiotto erano gialli. Il lungo periodo di siccità aveva fatto seccare numerose piante. “Abbiamo registrato veramente tantissimi alberi morti, come faggi e castagni…”, spiega Patrick Luraschi, capo del 6. Circondario dell’Ufficio forestale. Di tutta la superficie colpita, oltre il 16% ha subito danni da importanti a severi e circa l’1% molto severi.

I boschi del Mendrisiotto a un anno dalla siccità

Il Quotidiano 08.08.2023, 19:00

Era estate, ma sembrava autunno. A un anno di distanza è tempo di bilanci, anche perché i primi interventi messi in atto hanno portato i primi frutti. Le attenzioni si sono concentrate sul bosco del Penz, sotto Seseglio, conosciuto per essere un bosco di protezione.

"Siamo intervenuti con tagli mirati per capire come le piante colpite da siccità, quindi in gran parte seccate, potessero reagire tagliandole al piede, una tecnica che veniva praticata fino a un secolo fa in Ticino. Ora vediamo il risultato di questi primi tagli, in particolare vediamo delle ceppaie di castagno che hanno rigenerato parecchi polmoni che raggiungono un’altezza rilevante, circa un metro, metro e mezzo", sottolinea Luraschi.

Sono risultati incoraggianti ma che non devono far abbassare la guardia perché se ci dovessero essere in futuro altri periodi così privi d’acqua, le piante già indebolite potrebbero subire conseguenze ancora più gravi. L’aspetto positivo è che per ora la funzione di protezione del bosco non è stata intaccata.

Questi interventi di ripristino hanno però un costo. "Vengono sussidiati da cantone e Confederazione", continua Luraschi, "per circa il 70-80% dei costi”, che si aggirano attorno ai 30-40'000 franchi all’ettaro. Quello che rimane per coprire l’investimento è a carico del comune e qui possiamo parlare tranquillamente di alcuni milioni di franchi". A dare supporto al lavoro dei forestali ci sarà anche il satellite Sentinel-2, lanciato dall'Agenzia spaziale europea per monitorare le aree verdi del pianeta e i cui dati relativi al Ticino saranno analizzati dalla Scuola universitaria professionale di Berna. Luraschi rimane comunque positivo per il futuro ed è convinto che il bosco si adatterà ai cambiamenti climatici.

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